Violenta rissa nel locale, condannato un 31enne
Con un pugno ha sfregiato il labbro di un altro giovane, ferendolo profondamente e lasciando una cicatrice molto visibile. Era intervenuto per difendere un amico
Condanna severissima quella inflitta ieri in Tribunale a Treviso ad 31enne finito a processo per una scazzottata avvenuta sette anni fa in un locale di San Vendemiano: un anno e sei mesi di reclusione (con la sospensione condizionale). Questa la sentenza emessa nei confronti di un coneglianese, all'epoca dei fatti 24enne, inchiodato dalle riprese delle telecamere interne del club acquisite come elemento di prova da parte del pubblico ministero.
Secondo la ricostruzione dei fatti un amico del giovane condannato avrebbe urtato un altro ragazzo, allora 22enne, rovesciandogli un bicchiere addosso. Ne sarebbe scaturita una accesa discussione in cui il 31enne ad un certo momento si sarebbe intromesso colpendo il 22enne con una serie di pugni al volto. Mentre sferrava i suoi ganci e i suoi diretti sul giovane che stava litigando con l'amico, il 31enne aveva però in mano un bicchiere di plastica che, tenuto stretto dentro al pugno, si è rotto. Così quando ha centrato il "rivale" per l'ennesima volta un piccolo pezzo di plastica ha sfregiato il labbro del malcapitato, ferendolo profondamente e lasciando una cicatrice molto visibile.
Completamente diverso invece il racconto dell'imputato che, difeso dall’avvocato Giorgio Zunino, ha sostenuto di essersi limitato a difendere l’amico contro cui il 22enne si sarebbe scagliato non solo con insulti ma anche con pugni e spintoni. Ma le telecamere a circuito chiuso del locale hanno immortalato i pugni sferrati dal 31enne e smentito la sua versione dei fatti.