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Cronaca Via Siora Adriana

Risse, furti, botti e cassonetti incendiati: il Capodanno dei trevigiani

Numerosi gli interventi di vigili del fuoco e forze dell'ordine nella notte a cavallo tra 2012 e 2013: quattro i cassonetti dati alle fiamme, un uomo ustionato alle mani da un petardo, un tentativo di furto a Treviso

Cambio d'anno movimentato per vigili del fuoco e forze dell'ordine trevigiani, alle prese con botti, furti, risse e cassonetti incendiati.

I primi petardi hanno iniziato a scoppiare intorno alle 21.30 a San Trovaso e hanno mandato in tilt l'antifurto della farmacia. La catena di botti "prematuri" è continuata in un'abitazione di via Siora Adriana e all'una ha avuto il primo ferito, un uomo di 65 anni, rimasto ustionato a una mano.

I fuochi d'artificio però hanno anche permesso di sventare un furto in un'abitazione. Verso mezzanotte una signora di via Zanella, affacciandosi alla finestra per prepararsi allo spettacolo pirotecnico, ha notato degli individui che si aggiravano con delle torce elettriche intorno a un'abitazione.

La donna ha quindi chiamato la polizia e gli agenti sono riusciti a fermare due giovani croati, di 19 e 15 anni, prima che scappassero con la refurtiva: gioielli e sette orologi per migliaia di euro.

Il filo rosso della nottata, però, è stato quello dei cassonetti incendiati, ben quattro episodi a breve distanza come in via Emilia, alle 22.30, e lungo il Terraglio, poco dopo mezzanotte.

Nella notte più lunga dell'anno non poteva mancare la rissa in discoteca. Ancora una volta l'alcol ha acceso gli animi all'Odissea di Spresiano, dove quattro persone sono state arrestate dopo le due di notte.

Avrebbe invece potuto passare un Capodanno da incubo una trentenne di Ponzano Veneto. Intorno alle 5 la donna, che aveva passato la serata al locale "Casa di Caccia" di Monastier, ha accettato un passaggio in auto di due giovani diretti a Treviso.

Uno di loro, convinto di poter concludere la nottata con la ciliegina sulla torta, ha tentato un approccio con la trentenne che però lo ha respinto. Il ragazzo, per tutta risposta, ha chiesto all'amico di fermare l'auto e la donna è stata scaricata per strada.

Sola, al freddo e al buio, la trentenne non ha trovato altra soluzione che chiamare il 113, che la ha aiutata inviando un taxi a prenderla.

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