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Cronaca

Geox ritira i contratti di solidarietà, da lunedì si torna ai turni normali

Lo hanno annunciato con soddisfazione i rappresentanti sindacali al termine della trattativa con la direzione aziendale. 23 ancora in Cigs

TREVISO — Geox ritira i contratti di solidarietà. La trattativa con le organizzazioni sindacali ha avuto un esito positivo. Lo hanno reso noto gli stessi sindacati che hanno incontrato giovedì mattina i vertici dell’azienda. All’ordine del giorno c’era proprio la proroga dei contratti di solidarietà che coinvolgevano circa duecento lavoratori e che scadevano proprio venerdì 5 settembre. Dato l’andamento aziendale positivo, hanno annunciato i rappresentanti sindacali, la direzione aziendale di Geox intende ritirare la richiesta per il secondo anno di contratti di solidarietà. L’effetto di questa decisione è la ripresa immediata, da lunedì 8 settembre, del normale orario di lavoro per i dipendenti Geox interessati dall'applicazione del regime di solidarietà, ai quali la notizia è stata comunicata venerdì mattina durante l’assemblea sindacale.

La solidarietà aziendale prevedeva due diverse tipologie di riduzione d’orario: al 10 per cento (quattro ore di riduzione settimanale) e al 20 per cento (otto ore di riduzione settimanale). A 14 mesi dall'annuncio di 90 esuberi, il sindacato ha accolto quindi positivamente il ritiro dei contratti di solidarietà che si presume rappresenti un’ulteriore riduzione anche nella razionalizzazione dei posti di lavoro.  23 lavoratori rimangono attualmente in cassa integrazione straordinaria; richiesta e ottenuta dall’azienda la proroga ministeriale per un ulteriore anno di Cigs. Nel corso dei primi 12 mesi, Geox ha infatti ricollocato, o visto cessare definitivamente, il 30% delle posizioni in cassa integrazione come richiesto nei parametri ministeriali.

“Questa per noi è una giornata positiva – sottolinea Andrea Guarducci segretario Filctem Cgil Treviso - si respira un’aria di fiducia nei confronti dell'azienda con la quale il sindacato ha gettato le basi per una contrattazione di secondo livello, che comprende una politica di part-time e welfare aziendale. Rispetto a luglio 2013 la situazione è migliorata, ma non possiamo dimenticare i  posti di lavoro che sono stati persi, con il rammarico di non essere riusciti a salvarli tutti.” “Dobbiamo comunque esprimere soddisfazione per l’evolversi positivo della vicenda – - afferma Gianni Boato della Femca Cisl Belluno Treviso -. In provincia sono rarissime le aziende che ritirano la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali, registriamo normalmente decisioni  che vanno nella direzione opposta implementando nel secondo anno gli addetti coinvolti. I risultati quindi lasciano ben sperare – conclude Boato – sarà comunque necessario attendere la prossima primavera, per poter dare un giudizio complessivo sull’andamento di questo  2014”.

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