rotate-mobile
Cronaca Roncade

Solidarietà di Marca, nel week end la consegna degli aiuti ai terremotati del centro Italia

Da Roncade sono partiti sei furgoni e due pullmini con 28 volontari: a bordo 50 quintali di materiale: cibo, acqua, pellet, giochi per i bimbi, cibo per animali e molto altro. Il nostro reportage da Amatrice, Arquata e Acquasanta Terme

RONCADE Sei furgoni e due pullmini, carichi, anzi carichissimi di aiuti e beni di prima necessità di ogni tipo e non solo. Nella notte tra sabato e domenica è partita con questi preziosi doni la spedizione coordinata dall'associazione "Solidarietà di Marca" di Roncade (con la collaborazione di Unitalsi, protezione civile, scout e associazioni di volontariato) che ha fatto visita e portato conforto alle popolazioni colpite dalle scosse di terremoto che lo scorso anno hanno falcidiato il centro-Italia. Ben ventotto le persone che hanno partecipato ad un viaggio che ha visto la consegna di aiuti al Cisom di Macerata (Corpo Italiano di soccorso dei Cavalieri di Malta), ad Arquata, Amatrice e Acquasanta Terme. Stanchi dal lungo viaggio, i partecipanti sono rientrati a Roncade nella notte tra domenica e lunedì (di seguito il reportage fotografico di Matteo Rosada).

Amatrice-10-dicembre-2017

GLI AIUTI In alcune settimane sono stati raccolti e consegnati da "Solidarietà di Marca": 650 kg di cibo vario e per tutte le età (dal neonato all'anziano), 520 kg di cibo per animali (donato ad associazioni animaliste), 18 quintali d'acqua, 10 quintali di pellet, tantissimi giochi ed articoli di cancelleria per bimbi e studenti, due climatizzatori, due divani, due lavastoviglie, quattro materassi, sette reti, una tv 32 pollici, cinque catene da neve, una culla, due passeggini, due seggioloni, tre tricicli, un set da bagno che comprende una cabina doccia, un albero di Natale, olio, vino, tanti indomenti nuovi, 500 sacchettini regalo che gli scout di Roncade hanno preparato per i bambini e tanti disegni che i bimbi dell'asilo Vittoria hanno dedicato ai loro coetanei.

LE CONSEGNE Una buona parte del materiale è stato consegnato al quartier generale del Cisom di Macerata: il gruppo trevigiano, coordinato da Roberto Guida (creatore circa un anno fa di "Solidarietà di Marca") è stato accolto dal dirigente dei Cavalieri di Malta, Stefano Carnevali. La spedizione poi, dopo aver donato un ingente quantitativo di cibo per animali alle associazioni "Protezione animali" e "Lega italiana difesa animali e ambiente", ha raggiunto Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli, una delle zone più duramente colpite dal sisma. Una delle soste per consegnare altri beni è avvenuta al Blue bar, sulla Salaria. Si tratta di un locale simbolo della volontà di ripartire, di continuare a vivere dei residenti della zona: è un prefabbricato, sistemato a lato dall'edificio in cui sorgeva il bar, reso inagibile dalle scosse. Qui gli abitanti, buona parte dei quali residenti nelle vicine casette (almeno chi ha avuto questa fortuna), si ritrovano, acquistano le sigarette, fanno le ricariche, bevono un bicchiere insieme. Si fanno reciprocamente forza: qui la notte la colonnina di mercurio scende fino ai -10. I tubi si ghiacciano, anche quelli dell'acqua calda. "Ci sentiamo dimenticati, qui non c'è futuro, chi aveva il lavoro ora non ha più nulla -ci racconta un ex imprenditore della legna- dei soldi degli sms solidali qui di certo non è arrivata una lira. L'Italia vera e da salvare è quella di gruppi come il vostro che viene qui, personalmente, a portare aiuti".

ArquatadelTronto

Quelli di "Solidarietà di Marca" hanno un pensiero anche per il titolare del bar, un vero punto di riferimento per la gente di Arquata, e gli regalano cinque sacchi di pellet per alimentare la stufa che riscalda il locale.

MACERIE Il vento, gelido, sferza la zona e attorno c'è un paesaggio quasi lunare che raggela più della temperatura: in basso il centro storico, devastato, un ammasso di ruderi, in alto il villaggio di casette e sulla strada in alto, in altrettanti prefabbricati c'è la posta, la stazione dei carabinieri, una banca e ancora tante case sventrate. Il gruppo raggiunge poi Amatrice, per consegnare ancora materiale di prima necessità: vicino al deposito comunale vive un piccolo nucleo famigliare. Sono una donna di 91 anni e le due figlie, costrette in appena 24 metri quadri, un container che hanno acquistato di tasca loro. La loro abitazione, in basso, più a valle, è inagibile. Si entra e c'è la stanzina con cucina, divano, tavolo e tv. A destra un bagno minuscolo e la camera da letto. Disarmante.

Container

Più ci si avvicina verso il centro di Amatrice, più ci si rende conto di quanto qui lo Stato continui ad essere colpevolmente assente. In buona parte del piccolo centro sembra che il terremoto sia avvenuto qualche giorno fa e non un anno e mezzo fa. Per risollevare l'economia locale è stato costruito un piccolo centro commerciale con vari negozi, un bar, una paninoteca. Qui "Solidarietà di Marca" consegna soprattutto giochi per i bambini e materiale di cancelleria. All'esterno ci sono musiche natalizie, un Babbo Natale ma non c'è di certo il viavai che ci potremmo aspettare in un centro commerciale trevigiano.

Amatrice10122017

L'ultimo "scarico" di aiuti avviene ad Acquasanta Terme dove è in corso, all'interno di uno stand, una festa per i bambini della zona con tanto di Babbo Natale e annessi elfi. E' l'occasione dell'ultimo saluto a questa gente orgogliosa ma troppo spesso dimenticata dalla politica. Ma non da questo gruppo di trevigiani che sono giunti, con quella di domenica, alla terza spedizione nel Centro-Italia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Solidarietà di Marca, nel week end la consegna degli aiuti ai terremotati del centro Italia

TrevisoToday è in caricamento