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Cronaca Castelfranco Veneto / Via Valsugana

Salma scambiata: Comune di Castelfranco dovrà pagare danni

Si è conclusa dopo sette anni con la condanna del Comune di Castelfranco la causa intentata dalla famiglia di un defunto, la cui salma fu riesumata per errore e scambiata con un'altra. Il Comune dovrà pagare 60mila euro

Il Comune di Castelfranco Veneto dovrà pagare oltre 60.000 euro di danni ai familiari di un defunto, a causa di uno scambio di salma. Questa la decisione del Tribunale, dopo sette anni di battaglia legale.

La vicenda ha avuto inizio nel 2005 e ha come ignaro protagonista il signor Giuseppe Muraro, morto nel 1969. Nel 2005, il Comune fece togliere la salma del defunto dal suo loculo, per collocarlo in una fossa comune, "ricoprendolo di calce al fine di favorire il processo di mineralizzazione", scrive il Tribunale.

Nel frattempo, però, la vedova di Muraro aveva rinnovato la concessione, prima che scadesse, per altri vent'anni. Accortosi dello sbaglio, il Comune fece riesumare la salma dagli addetti del cimitero e la fece rimettere al suo posto, senza però accertarsi che si trattasse di Muraro, continua il Tribunale.

E infatti nella bara c'era un altro cadavere, vestito con un paio di boxer e una t-shirt, abiti assolutamente incompatibili con Giuseppe Muraro. La famiglia, allora, fece fare degli accertamenti, tra i quali l'esame del Dna, che tuttavia non portarono a risultati certi. Di certo, però, gli indumenti della salma non appartenevano a Muraro.

A quel punto era iniziata la causa civile, conclusasi con la condanna del Comune. Il Tribunale ha stabilito che i familiari dovranno essere risarciti per non aver potuto "onorare le spoglie mortali del proprio caro" in considerazione degli "gli anni di vita intercorsi tra il momento dell'illecita estumulazione ed il momento di previsto raggiungimento" dell'età di 80 anni, considerata la vita media in Italia, da parte della vedova e dei suoi due figli.

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