In prima linea per aiutare gli altri, addio all'alpino Davide Mei
E' stato colpito da un ictus lo scorso 18 giugno e ieri sera, lunedì, è spirato al Ca' Foncello di Treviso. Presidente dell'associazione camperisti Marca Trevigiana e volontario della protezione civile, era stato impegnato in prima linea durante l'emergenza per il Covid-19
Disponibile, onesto, generoso. Tutti lo ricordano così, tra le lacrime. Un personaggio amato e poliedrico, alpino nella sezione Ana di San Biagio di Callalta, volontario della protezione civile, presidente dell'associazione camperisti della Marca trevigiana. Davide Mei, 66 anni, è spirato nella serata di lunedì al Ca' Foncello di Treviso: da dieci giorni era ricoverato a causa di un ictus che lo aveva colpito il 18 giugno. Mei, in prima linea durante l'emergenza Covid-19 nell'aiutare la cittadinanza, lascia la moglie Mara (insieme nella foto in basso) e le figlie Silvia e Claudia. I funerali si terranno nei prossimi giorni. La famiglia ha firmato il nullaosta per la donazione degli organi: cuore, reni, cornee aiuteranno chi necessita di un trapianto. Lui, certamente, avrebbe voluto questo.
«Una persona squisita -spiega il sindaco di San Biagio, Alberto Cappelletto- partecipava attivamente, si dava da fare senza mai tirarsi indietro. Durante l'emergenza Coronavirus aiutava controllando gli accessi al mercato, alla sede dell'Ulss, consegnava le mascherine e andava a trovare le famiglie che avevano bisogno di aiuto».
«E' venuto a mancare un grande amico -sottolinea Dorino Biadene, responsabile della locale sezione della protezione civile- quando poteva ti dava una mano, sempre disponibile e onesto».
«Era una persona unica, gentile, coerente e volenterosa -commenta Danilo Rizzetto, presidente della sezione Ana di San Biagio- una persona d'oro, non sarà semplice rimpiazzarlo».
Il funerale si terrà probabilmente venerdì pomeriggio presso la chiesa parrocchiale di San Biagio di Callalta.