Sciopero generale, corteo dalla stazione a piazza dei Signori
In occasione della mobilitazione generale proclamata per il 14 novembre 2012, i lavoratori di tutti i settori marceranno per protesta tra le vie del centro, contro l'austerità
In marcia contro l'austerità e a favore di lavoro e solidarietà. Domani 14 novembre lavoratori e sindacati sfileranno in corteo dalla stazione ferroviaria di Treviso a piazza dei Signori, cuore della città, a partire dalle ore 8.30.
La manifestazione rientra tra le iniziative previste dallo sciopero generale indetto dalle sigle sindacali, che riguarderà tutti i settori, tranne scuola e pubblico impiego (4 ore), trasporto ferroviario (dalle 14 alle 18), marittimo (navi ritardate di 4 ore) e Anas (24 ore).
Lo sciopero non coinvolgerà i dipendenti del trasporto pubblico locale e aereo.
Al centro della protesta le misure austere imposte ai cittadini, italiani ed europei, che non fanno che bloccare la crescita e aumentare la disoccupazione.
I sindacati italiani e europei chiedono un cambio di rotta, verso un patto sociale europeo, che metta fine alle frodi e ai paradisi fiscali e favorisca il lavoro e la solidarietà.
Basta, quindi, allo smantellamento della protezione sociale, all'aumento della flessibilità del mercato del lavoro, alla privatizzazione dei servizi pubblici, alla pressione al ribasso sui salari, alla diminuzione delle pensioni e alla deregolamentazione degli standard sociali.
I sindacati propongono, invece, una governance economica al servizio della crescita sostenibile e dell'occupazione di qualità, una giustizia economica e sociale attraverso politiche di redistribuzione, tassazione e protezione sociale, una garanzia occupazionale per i giovani e un'ambiziosa politica industriale europea orientata verso un'economia verde e a basse emissioni di carbonio e verso settori rivolti al futuro, con opportunità di occupazione e crescita.
Ma anche l'intensificazione della lotta contro il dumping sociale e salariale, la condivisione del debito attraverso gli Eurobond, l'effettiva applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie per combattere la speculazione e agevolare politiche di investimento, l'armonizzazione della base fiscale con un tasso minimo per le imprese in Europa; uno sforzo determinato per combattere l'evasione e la frode fiscale e il rispetto per la contrattazione collettiva, il dialogo sociale e dei diritti sociali e sindacali fondamentali.