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Cronaca

Personale insufficiente, sciopero di un mese di straordinario in Posta

La Segreteria Regionale Slc-Cgil ha proclamato 30 giorni di sciopero dello straordinario dei lavoratori delle Poste di tutto il Veneto

VENEZIA —  Il 7 luglio 2014, dopo un «tentativo di conciliazione», la Segreteria Regionale Slc-Cgil ha proclamato 30 giorni di sciopero dello straordinario dei lavoratori delle Poste del Veneto. “Lo sanno bene i cittadini, le istituzioni locali, gli esercenti e i gestori di attività produttive, che i problemi ci sono, come emerge dai disservizi costantemente agli onori della cronaca e come è testimoniato dalle lunghe code allo sportello” si legge in una nota del sindacato.

“Sullo sfondo di tutta la vertenza vi è una condizione cronica di insufficienza di personale – continua la nota -, che diventa insopportabile in occasione delle ferie estive: nel recapito le assunzioni stagionali sono a stento sufficienti a coprire i vuoti strutturali e perciò il servizio è assicurato dalla buona volontà dei lavoratori che restano; nella sportelleria le chiusure di uffici e turni generano un turbinio di micro mobilità e, in parallelo, disagi per la clientela”.

“Un’estate all’insegna delle caccia al tesoro dell’ufficio aperto, insomma, e spesso il tesoro è una interminabile coda”. Così continuano i sindacalisti, che concludono con un duro attacco alla direzione: “È questa la ricetta fin qui seguita da Poste Italiane per realizzare straordinari fatturati. È nel cambiamento di tale condizione che si salda la volontà dei lavoratori di correggere questo stato di cose, con le legittime aspirazioni dei Cittadini/Utenti a esigere un servizio soddisfacente. Stufi di tale stato di cose, i lavoratori delle Poste del Veneto hanno iniziato una mobilitazione, che si sta diffondendo anche in altri territori, con particolare riferimento alle regioni del Nord, dove le condizioni sono più critiche, con il Sindacato di Categoria della CGIL, che facilmente produrrà ulteriori disagi alla Collettività. Ma se coglieranno il risultato, le ricadute positive si vedranno anche per il recupero di qualità nella resa del servizio. Anche per questo prevediamo un ulteriore inasprimento della mobilitazione a settembre, anche con la ricerca di alleanze nelle Istituzioni e nel sociale”.

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