Scritte contro il sindaco Manildo e il Prefetto di Treviso
Sono comparse lunedì mattina sul marciapiede del municipio e di fronte all'abitazione del primo cittadino di Treviso. Si cercano i responsabili
TREVISO Il sindaco di Treviso preso di mira. Lunedì mattina sono comparse alcune scritte davanti all’abitazione di Giovanni Manildo e sul marciapiede del Comune. Parole che invitano a rassegnare le dimissioni, come anche quelle rivolte al Prefetto Maria Augusta Marrosu, anche lei finita del mirino di alcuni per il momento rimasti ignoti. "La libertà di pensiero e parola sono sacrosante. Non mi disturba il contenuto delle frasi, ognuno la pensa come vuole – ha commentato Manildo -. Ma condanno fortemente le modalità: soprattutto se oltre all’abitazione privata si oltraggia la casa di tutti i cittadini".
”L'abitazione privata è quanto di più intimo esista. Permettersi di violarla è un atto gravissimo. Ma ciò che è ancora più grave è che abbiamo speso soldi pubblici per ripulire le scritte dal marciapiede di Ca’ Sugana oltre che dal Calmaggiore e dall’ex acquedotto in via Lanceri di Novara – incalza il sindaco -. Preferivamo destinare quei soldi a una famiglia in difficoltà. E' già pronta la denuncia contro ignoti al fine di recuperare i soldi della collettività”. Lunedì mattina mattina un operaio incaricato dal Comune per tre ore ha dovuto procedere alla rimozione delle scritte apparse su suolo pubblico.