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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mansuè

Sequestra e massacra di botte la fidanzata: era tornata dalla madre

La sua fidanzata voleva lasciarlo e lui l'ha punita picchiandola selvaggiamente e rinchiudendola nel bagagliaio dell'auto per ore. Per questo un 28enne di Mansuè è stato arrestato. Nel 2010 aveva già patteggiato due anni per percosse sulla moglie

Nuovo cruento episodio di violenza ai danni di una donna a Mansuè, dove un ventottenne albanese è stato arrestato dalla Squadra mobile di Treviso per sequestro di persona, lesioni e minacce con una pistola.

Vittima della furia dell'uomo la sua fidanzata, una romena di 21 anni. La ragazza, dopo numerosi litigi e problemi con il ventottenne, aveva deciso di tornare a vivere con la madre a Vicenza. Decisione che ha scatenato l'ira dell'uomo.

Il ventottenne ha raggiunto la ragazza a Vicenza, sorprendendola mentre stava facendo ritorno a casa. La ha picchiata, costringendola a seguirlo in auto fino a Conegliano. Mentre viaggiavano in autostrada, l'uomo ha continuato a colpire la ragazza con violenza inaudita, fratturandole il naso e spaccandole le labbra, e a minacciarla puntadole contro una pistola.

Dopo il casello, non contento, l'uomo ha privato la sua vittima della carta d'identità e del cellulare, la ha rinchiusa nel bagagliaio dell'auto ed è andato a Oderzo, a giocare in una sala. Dopodiché ha preso una stanza in un albergo a Ponte di Piave e si recato in da un parrucchiere, per eliminare le macchie di sangue che aveva tra i capelli.

Finalmente il ventottenne si è deciso a liberare la sua preda, che tornata a Vicenza, sconvolta e massacrata, si è rivolta al pronto soccorso per farsi medicare e ha denunciato il suo aguzzino.

Alla denuncia a Vicenza, per sequestro di persona, lesioni gravi, porto abusivo di armi, violenza privata aggravata e violazione di domicilio, per l'albanese è scattata anche la segnalazione a Treviso per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento dell'arresto, infatti, gli agenti gli hanno trovato in casa 140 grammi di cocaina purissima.

Nel 2010 il ventottenne aveva già patteggiato due anni di reclusione per aver picchiato la moglie, una connazionale di 23 anni.

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