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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montebelluna

Sequestrati 10 chili di hashish e 21 mila euro: sei persone arrestate

Le indagini hanno avuto inizio nel 2014 quando due fratelli tunisini sono stati scoperti a nascondere 500 grammi di droga nei campi trevigiani

MONTEBELLUNA E' di sei persone arrestate e altre tre denunciate il risultato di una vasta operazione antidroga dei carabinieri del Nucleo di Montebelluna. Un lavoro certosino quello dei militari trevigiani, durato oltre un anno grazie anche all'intervento dei colleghi di Castelfranco Veneto e Feltre, oltre al Nucleo Cinofili di Laives (Bl). I reati contestati agli arrestati sono, nello specifico, lo spaccio e la detenzione in concorso di sostanze stupefacenti. L'operazione, con l'ausilio di 30 carabinieri, ha avuto luogo alle prime luci di martedì quando i militari hanno dato il la all'esecuzione di nove provvedimenti di arresto in merito alle persone coinvolte nei traffici illeciti, riuscendo così in breve tempo a stringere ai polsi le manette a cinque persone in luoghi precedentemente individuati, mentre un ulteriore uomo è stato scoperto solo a tarda sera dopo un lungo pedinamento. Ulteriori tre soggetti invece risultano ancora latitanti, probabilmente in Marocco. 

L'indagine delle forze dell'ordine aveva comunque avuto inizio ad agosto 2014 quando dopo lunghi pedinamenti e osservazioni, su richiesta di alcuni residenti preoccupati per uno strano via vai di persone vicino casa, i carabinieri di Montebelluna erano riusciti a scoprire l'attività delittuosa di due fratelli tunisini che spacciavano in tutto il trevigiano nascondendo la droga nei campi di grano tra Maser e Caerano San Marco, tanto che in un blitz apposito in un casolare abbandonato i militari avevano pure scoperto 500 grammi di hashish già divisi in cinque panetti da 100 grammi ciascuno, pronti per la vendita. A tradire i delinquenti alcune fototrappole che hanno registrato tutti i loro movimenti, oltre al "narcotest" su alcuni reperti trovati in zona e con visibili tracce di stupefacente. A quel punto, una volta realizzato con certezza quale fosse il giro d'affari dei due spacciatori, sono iniziate le indagini per capire come si rifornissero e a chi vendessero la droga, scoprendo in breve tempo che i due fratelli, grazie anche alla collaborazioni di alcuni connazionali, potevano approvigionarsi anche due volte al mese di ben 10/15 chili di hashish al colpo, tutto proveniente dalle province di Verona, Brescia, Milano e Genova. 

Gli acquirenti invece provenivano per la maggior parte dalle zone della Marca trevigiana e dal bellunese, ma la particolarità del servizio svolto dai due malviventi stava nel fatto di operare solo per grossi quantitativi, tanto che l'ordine minimo di vendita era di almeno uno/due etti di droga. Ulteriori controlli sono stati successivamente effettuati anche nell'abitazione di uno dei due tunisini, scoprendo in questo caso sette chili di droga e 20mila euro, ossia il corrispettivo della vendita di ben 25 chili di stupefacente. A questo punto, una volta avute in mano tutte le prove del caso, i carabinieri hanno proceduto agli arresti richiesti dall'autorità giudiziaria di Treviso, sequestrando un totale di 21 mila euro di proventi dell'attività illecita e circa 10 chili di hashish pronto per lo smercio. A finire così in carcere sono stati il 48enne M.S. di Trevignano (trovato a dicembre in possesso di 150 grammi di hashish e altri 150 di cocaina), il 56enne G.I. di Feltre, il 50enne G.G. di Istrana (tutti loro spacciatori al dettaglio), il 33enne H.E.H di Istrana, il 25enne K.K. di Caerano e A.A. 31enne di Castelcucco (ossia i tre grossisti del gruppo).

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