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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cison di Valmarino

"Aspettando l'Adunata...": a Cison una serata di emozioni tra canti, letture e tante parole

"Oratorio di canti e racconti della Grande Guerra" tra speranza ricordo: così l’ha vissuta il vice presidente della Sezione Ana di Vittorio Veneto, Roldano De Biasi

CISON DI VALMARINO L'evento "Le stèle raccontano...", primo appuntamento di Aspettando il Raduno Triveneto 2018 degli Alpini, causa maltempo non si è potuto tenere al Bosco delle Penne Mozze, ma alle cantine Brandolini di Cison si è trasformato in un altrettanto suggestivo e apprezzato "Oratorio di canti e racconti della Grande Guerra", davanti a oltre 300 persone. L’intensa pioggia pomeridiana infatti, nonostante poi una serata inaspettatamente senza gocce, ha convinto l’organizzazione del Coat ad optare per una luogo protetto ove proporre lo spettacolo originariamente previsto al Bosco delle Penne Mozze in un contesto di suggestiva teatralità. “…Le stèle raccontano” si è trasformato così alle Cantine Brandolini in un altrettanto suggestivo “Oratorio di Canti e racconti”. Ecco il pensiero del vicepresidente della Sezione Ana di Vittorio Veneto, Roldano De Biasi con le sue emozioni e impressioni dell'evento: “Gli alpini non hanno paura…Si canta con vigore, l’appuntamento nel Bosco è rinviato al prossimo anno, ma le cantine Brandolini hanno sopperito alla grande consentendo di accogliere il numeroso pubblico convenuto per godere l’originalità e l’emozione dell’intero evento".

Il Presidente Sezionale Francesco Introvigne ha accolto poi, a nome di tutti gli Alpini della Sezione di Vittorio Veneto, gli ospiti ed il numeroso pubblico presente in sala ribadendo la propria soddisfazione per quanto proposto ed augurandosi che i presenti potessero cogliere i diversi messaggi che parole e canti si proponevano di trasmettere. Analogo auspicio è stato manifestato dal sindaco di Cison di Valmarino Cristina Pin che nel suo intervento ha voluto espressamente ringraziare tutti gli Alpini, primi fra tutti i “suoi” di Cison, per l’aiuto costante e generoso che offrono alle loro comunità.

Il Consigliere Nazionale ANA Gen.le Renato Genovese ha portato i saluti del Presidente Nazionale condividendo le aspettative di una buona riuscita dell’evento. In una cornice di silenzio rigoroso e condiviso è iniziata la rappresentazione che ha visto contrapporsi, quasi configurando un duetto antagonista, i canti del Coro ANA sezionale da una parte ed il Coro Alpino Col di Lana dall’altra intervallati dalle letture proposte dagli attori recitanti di Teatro Orazero. Letture e canti hanno punteggiato il percorso che gli Alpini in armi hanno tracciato in quasi 100 anni della loro intensa attività, transitando per la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, vivendo le difficoltà del dopoguerra, concorrendo nelle attività di Protezione Civile. E’ stato effettivamente un racconto che ha saputo trasmettere il messaggio di testimonianza che ognuna delle 2.404 stèle lanciano al viandante che le scopre ad ogni visita.

“….o penna spacàda te ha fatto la storia” recita una strofa del brano Penne Mozze, e la storia raccontata in versi e canti è stata srotolata lettura dopo lettura sino a concludersi in una “silenzio” per tromba solista che ha lasciato tutti emozionati, attoniti, a meditare sui tanti significati che le note affidano alle nostre intime emozioni. Il lungo, lunghissimo applauso ha gratificato gli attori dello spettacolo, ma ha sottinteso anche l’auspicata possibilità che l’evento sia riproposto al Bosco nella sua accogliente atmosfera “…con un albero, una stele, erba e roccia, pochi fior”…Bravi davvero tutti!“.

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