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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Corsi d'acqua a secco e fauna selvatica a rischio. LAV chiede collaborazione ai cittadini

La lega anti visezione vigila il fiume Limbraga a Sant'Artemio e Santa Maria del Rovere: "Invitiamo a segnalarci testimonianze a tutela degli animali"

TREVISO Alcuni corsi d'acqua del Trevigiano risultano completamente asciutti, come testimoniano le foto allegate che ritraggono il letto desolatamente privo d’acqua del Limbraga, soprattutto a Sant’Artemio e Santa Maria del Rovere. Una situazione  - secondo la Lav, lega anti vivisezione di Treviso - determinata, oltre che dalle annuali operazioni di pulizia dei canali, denominate “Asciutta 2017” dal Consorzio Bonifica Piave, anche dalla costruzione di una piccola centrale idroelettrica in comune di Villorba che ha richiesto il blocco del flusso idrico.

L’improvvisa mancanza d’acqua ha comportato la gravissima compromissione degli equilibri ecologici, con importanti ricadute per tutta la fauna selvatica che lungo quei corsi d’acqua attinge alla linfa stessa della vita. L’acqua è la base imprescindibile di ogni forma di vita che da sempre si è insediata ai margini degli alvei oggi completamente all’asciutto, ne deriva che il danno e la sofferenza procurate dalle operazioni sono certi anche se quantificabili con difficoltà. Ne sono testimoni alcuni residenti che stanno provvedendo ad approvvigionare di cibo ed acqua la fauna abitualmente “residente” nelle zone interessate: alcune specie sono attualmente impegnate nella cova delle uova, un periodo delicatissimo che può mettere a rischio la permanenza degli animali.

raccogliendo prove fotografiche e testimonianze che potranno poi essere usate per denunciare i responsabili” E’ ora necessario che i corsi d’acqua vengano ripristinati con estrema urgenza, allo scopo di evitare inutili ulteriori sofferenze agli animali che proprio in questi giorni stanno affrontando il periodo più delicato della loro vita.

“Nel frattempo chiediamo ai cittadini di aiutare gli animali che vivono nelle adiacenze delle aree asciutte – afferma la LAV – fornendo loro cibo e posizionando nei pressi contenitori pieni di acqua fresca. ”E’ necessario che operazioni di questo genere tengano conto delle gravi ricadute che comportano sugli animali, prevedendo adeguate azioni di tutela che, oltre a prevenire inutili sofferenze e morti, possono evitare sgradevoli conseguenze di carattere penale ai responsabili."

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