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Cronaca

Sicurezza stradale: vertice in Prefettura, troppi gli incidenti causati da piccole distrazioni

Nelle scorse ore il prefetto Laura Lega ha voluto indire un incontro per affrontare il tema cruciale della sicurezza stradale sulle strade della nostra provincia. Presi diversi provvedimenti

TREVISO Il Prefetto di Treviso, Laura Lega, ha presieduto oggi una riunione dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali causati dall'eccesso di velocità, confermando l’attenzione dedicata dall’Ufficio Territoriale dello Stato a un tema ancora drammaticamente attuale nella nostra provincia.

L’incontro ha avuto al centro i contenuti della direttiva del Ministro dell’Interno dello scorso 21 luglio, mirata a contrastare quei comportamenti che costituiscono le cause più frequenti di incidenti stradali, ma è stata anche l’occasione per fare il punto sull’incidentalità nel nostro territorio. Al riguardo è stato dato atto del positivo avvio voluto dalla Prefettura lo scorso anno di una ricognizione puntuale del fenomeno. Grazie infatti al prezioso supporto della Polizia stradale, sezione di Treviso, è stato condotto uno studio sull'incidentalità nelle strade della provincia, individuando quelle con un tasso di incidentalità più elevato ed interessando le Polizie locali competenti affinché possano avviare gli approfondimenti del caso. Si tratta di una mappatura preziosa che consente oggi di conoscere le aree a maggior rischio e operare gli adeguati interventi. Parallelamente, il Prefetto ha evidenziato l’esigenza di garantire una strategia condivisa per contrastare in maniera sempre più efficace quei comportamenti, che sono le cause dell'incidentalità stradale. Tra tali comportamenti figurano non solo quelli aventi rilevanza penale come la guida in stato di ebbrezza (in caso di tasso alcolico superiore a 0.80) o la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ma anche comportamenti solo apparentemente “innocenti”, come il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, l’eccesso di velocità e l’uso improprio di cellulari e smartphone.

A questo riguardo, si è sottolineato come nel territorio provinciale circa un quinto degli incidenti dipenda proprio da una serie di possibili distrazioni (uno sguardo che si posa su un telefonino per rispondere ad un messaggio può, più spesso di quanto si voglia, significare, ad esempio, investimento di un pedone), e come, a livello nazionale, la morte per incidente stradale sia la prima causa di morte per le persone fino ai 30 anni di età, un evento evidentemente evitabile adottando comportamenti prudenti e conformi alle norme. Il Prefetto ha disposto al riguardo il potenziamento dei controlli sulle strade con mirati servizi avvalendosi delle moderne tecnologie per contrastare i fenomeni di guida in stato di alterazione, nonché la verifica della rispondenza ai requisiti di legge delle apparecchiature di rilevazione della velocità. Infine è stata evidenziata la necessità di proseguire, in chiave preventiva, sul percorso già intrapreso per far crescere una “cultura della sicurezza stradale” che consenta di sradicare alcuni comportamenti pericolosi. In tale direzione si proseguirà nell’azione di sensibilizzazione già operata nelle scuole, ma si andrà avanti con il progressivo coinvolgimento di tutta la Comunità. Anche tale misura potrà consentire di rendere sempre più sicure le nostre arterie.

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