Sicurezza, Zaia: "Per certezza della pena, subito nuove carceri"

TREVISO  Inasprimento delle leggi, rafforzamento delle forze dell’ordine, quindi l’utilizzo dell’esercito sul territorio e realizzazione di nuove carceri. Sono le tre azioni coordinate secondo il Governatore del Veneto Luca Zaia fondamentali per la rivincita dello stato di diritto sulla criminalità. “Senza uno di questi elementi – dice Zaia – contemporanei e collegati tra loro, lo Stato continuerà a perdere e a mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini e l’incolumità dei suoi servitori, come nel caso del brigadiere investito nel trevigiano da una banda di albanesi in fuga”.

A due giorni dall’arresto di tre albanesi senza fissa dimora che nel tentativo di fuggire al posto di blocco hanno travolto un carabiniere provocandogli la frattura di tibia e perone (ne avrà per 60 giorni), il presidente della Regione torna sul problema sicurezza in Veneto. “Senza leggi più dure, o almeno applicando fino in fondo quelle che ci sono ed evitando che un condannato riesca a risparmiare anche un solo giorno della sua condanna – chiosa Zaia -, vengono a mancare sia l’effetto deterrente che la certezza della pena e questo convince i delinquenti di rischiare poco o nulla e li scatena”.

Parte del problema, secondo il Governatore, potrebbe essere risolta dando vita a nuove carceri: “Non devono essere hotel di lusso, ma luoghi dignitosi dove chi ha sbagliato paghi il suo conto con la comunità – conclude -. Non occorrono nemmeno dei miliardi, perchè la struttura deve essere dignitosa ma può parimenti essere anche spartana e perché si può pensare al ripristino di tanti siti militari dismessi e fatiscenti, invece che proporli  per ospitare migranti”.