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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Indipendenza

Strage di Dacca, sit in di protesta davanti allo store Benetton

A quasi un anno dal crollo del palazzo di Rana Plaza, giovedì "Abiti Puliti" e altri gruppi si sono dati appuntamento in piazza Indipendenza per chiedere alla società di risarcire le vittime

TREVISO - E' passato quasi un anno dal crollo del palazzo che in Bangladesh uccise oltre mille lavoratori. Giovedì, in piazza Indipendenza, un sit in ha ricordato le vittime e chiesto giustizia.

Decine di persone, appartenenti da diverse associazioni e gruppi, da Abiti Puliti a Ztl Wake Up e Adl Cobas, si sono riunite di fronte allo store Benetton di Treviso. Protagonista Sheila, 24enne sopravvissuta alla strage. Sheila stava lavorando al Rana Plaza di Dacca, il 24 aprile 2013, per una delle cinque aziende tessili che avevano sede in quegli spazi. Estratta viva dalle macerie, la giovane ha perso l'uso di un braccio e l'utero.

Ora chiede giustizia per sé, per le oltre 1.100 vittime e gli oltre duemila feriti di quella tragedia annunciata. Sheila, infatti, ha deciso di prendere parte all'azione di pressione su Benetton e altri marchi della moda per la raccolta di 40 milioni di dollari da devolvere alle famiglie degli operai morti e ai lavoratori rimasti feriti.

Sit in davanti al negozio Benetton

Dopo il crollo del palazzo Benetton, con altre 150 aziende, ha aderito al Bangladesh Fire & Building Safety Accord sulla messa in sicurezza dei siti produttivi del Paese. Il gruppo di Ponzano, tuttavia, non ha ancora preso parte alla raccolta fondi lanciata successivamente, il Rana Plaza Donors Trust Fund, che punta a raccogliere 40 milioni di dollari per risarcire le vittime della strage.

Ed è questo che la campagna di Abiti Puliti chiede a Benetton e alle altre aziende che ancora non hanno aderito: versino 5 milioni di dollari ciascuno nel fondo.

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