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Sole Luna Doc Film Fest: a Treviso il cinema del reale interroga le coscienze

La città accoglie per il terzo anno il Sole Luna Doc Film Festival che inaugura con una cerimonia, domenica 11 settembre, in ricordo di tutte le vittime del terrorismo. Il Festival, con 28 film internazionali in concorso, vuole promuovere la conoscenza e il dialogo tra culture

TREVISO Dall’11 al 18 settembre torna per il terzo anno a Treviso il Sole Luca Doc Film Festival, XI edizione: 28 i film internazionali in concorso, tra cui molte anteprime e alcuni dei migliori film selezionati dalle rassegne di Palermo e Milano (le altre città del festival). Tre le sezioni: Human rights, che tratterà tematiche inerenti i diritti fondamentali dell’uomo; My journey, racconti umani di migrazioni reali e interiori; Filming cinema, rassegna che racconta le vite per il cinema e l’umano nel dietro le quinte. La sezione fuori concorso Food for life è invece dedicata al cibo come fonte di vita, ma anche come espressione culturale ed esempio di sviluppo sostenibile e vedrà tre proiezioni anticipate da conversazioni con figure di spicco del mondo agroalimentare. Il Festival, realizzato dall’associazione "Sole Luna – Un ponte tra le culture", sotto la Presidenza di Lucia Gotti Venturato, la direzione artistica di Chiara Andrich e Andrea Mura e la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, è insignito anche quest’anno della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana per il suo alto valore sociale e culturale e si terrà in due location nel cuore della città, messe a disposizione dall’amministrazione comunale di Treviso, Palazzo dei Trecento e Ca’ dei Ricchi, dove le proiezioni saranno ad ingresso libero.

Questo Festival – spiega la presidente Lucia Gotti Venturato - ha investito nella forza di un linguaggio come quello del cinema del reale: l’esplorazione della realtà è il mezzo per promuovere e diffondere la conoscenza e il dialogo tra culture. Questo sguardo senza manipolazioni ideologiche o romanzate, senza il distacco asettico dei media, ci mette di fronte alle storie di altri uomini e donne che, in altre parti del Mondo, o tra noi, vivono drammi che ci toccano nel profondo. È l’empatia tra persone la missione di questa edizione simboleggiata dall’hashtag #crearelegami, che abbiamo scelto pensando al brano del Piccolo Principe di Saint Exupery: perché è entrando in contatto che comprendiamo di avere bisogno l’uno dell’altro. Un messaggio che vale non solo per le vite raccontate dai docufilm, ma anche per le giurie, che quest’anno coinvolgono anche le vite “sospese” di chi nella nostra città attende una risposta alla richiesta di asilo, e per il nostro pubblico attraverso “proiezioni inclusive”. Ringraziamo infatti Ordine di Malta e ANFAS che consentiranno di partecipare anche a persone svantaggiate da disabilità”. Gotti Venturato ha in particolare ricordato l’importanza simbolica della presenza della Giuria Africa, formata da un gruppo di richiedenti asilo presenti a Treviso, ma anche il legame sempre più solido con la scuola attraverso la giuria di studenti.

“Saluto con piacere l’undicesima edizione di Sole Luna e in particolare la terza edizione per la Città di Treviso - è stato il messaggio giunto dall’assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari - che si ripropone quale “ponte” ideale tra il Meditteraneo e la Mitteleuropa. Desidero esprimere il ringraziamento a chi ha collaborato e reso possibile questo Festival con l’auspicio che possa continuare ad essere piattaforma e strumento per la conoscenza reciproca, e spazio per nuovi talenti capaci di rinnovare le tradizioni con il linguaggio dell’innovazione. Un Festival e una Città, quella di Treviso, che sono parte integrante di un territorio come quello Veneto nel quale forte è il rapporto tra luoghi, identità e cultura dove il cinema da sempre è riconosciuto quale strumento fondamentale di espressione artistica, di formazione culturale, di crescita sociale e di sviluppo economico, “Creare legami è quanto il Festival e quanto l'amministrazione hanno fatto in questi anni. Stiamo lavorando – ha affermato il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo - a una città inclusiva che sappia rispondere alle esigenze dei cittadini e metterne in rete le forze vive. Il Festival anche quest'anno affronta attraverso il cinema anche la questione del terrorismo, contro il quale tutti dobbiamo lavorare. È di ieri il caso di un Imam espulso da Treviso. Non sia una caccia alle streghe, tuttavia le regole sono regole e vanno rispettate. C'è poi la questione dell'accoglienza: dobbiamo riflettere sui modelli, gli strumenti, le politiche europee e mondiali”.

"Questo festival è un’azione corale che ci offre la possibilità di riflettere sui diritti dell'uomo e sulla condizione di tanti Paesi. Confido – ha augurato l’assessore alla Cultura del Comune di Treviso, Luciano Franchin - che la riflessione possa aiutarci a parlare di temi che ci riguardano tutti”.  Hanno espresso il loro sostegno anche il presidente del Consiglio comunale, Franco Rosi e il presidente della commissione cultura, Sossio Vitale sottolineando la volontà di tenere il festival nel cuore della città e di sostenere la rete dei festival trevigiani. Importante il sostegno del main sponsor Prosecco DOC, rappresentato dal Presidente Stefano Zanette: “Sosteniamo questo festival perché come noi è fortemente radicato nel territorio, ma al tempo stesso ha una profonda vocazione internazionale. Attraverso la sua azione culturale lavora per aprire le nostre menti, per conoscere e rapportarsi ad altre culture”.

DOMENICA LA CERIMONIA INAUGURALE IN RICORDO DELLE VITTIME DI TUTTI I TERRORISMI

In accordo con il Comune di Treviso, si è voluto dare un significato profondo all’avvio di questa edizione, scegliendo come data di apertura l’11 settembre, a 15 anni dall’attentato alle Torri Gemelle. Un doveroso omaggio alla memoria delle vittime di ogni terrorismo. La cerimonia si terrà a partire dalle ore 19, nella Sala consiliare di Palazzo dei Trecento e vedrà alternarsi la lettura di brani scelti dal festival Carta Carbone, la musica del giovanissimo violinista Francesco Zanchetta e la voce dei testimoni. Con affetto e riconoscenza, ringraziamo Alberto e Luciana Solesin, genitori di Valeria, che hanno accettato l’invito alla cerimonia.

I RICHIEDENTI ASILO PROTAGONISTI NELLA GIURIA AFRICA

Una giuria di richiedenti asilo ospiti a Povegliano di Treviso presso la famiglia Calò da più di un anno, valuterà alcuni documentari che hanno come tema storie di migrazione. La giuria è composta da sei ragazzi provenienti da Costa D’Avorio, Guinea Bissau, Gambia e Ghana, che hanno voluto chiamare la giuria “Africa” in omaggio alla loro terra di origine. Le loro storie saranno anche raccontate nel documentario Dove vanno le nuvole di Maurizio Ferrari, di cui sarà presentato un estratto.

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