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Cronaca Susegana

Non ha un lavoro ma gira in Audi Q7, arrestato uno spacciatore

Un 30enne di Ponte della Priula è finito in manette martedì mattina perchè trovato in possesso di 20 grammi di cocaina

SUSEGANA - Non aveva un lavoro, ma poteva permettersi un tenore di vita molto alto e un'Audi Q7. Un 30enne di Ponte della Priula, A.T., è stato arrestato martedì mattina dai carabinieri perchè trovato in possesso di 20 grammi di cocaina di buona qualità e nove assegni poi risultati rubati. 

LE INDAGINI Appostamenti e pedinamenti da parte dei militari della compagnia di Conegliano sono cominciati in seguito all'arresto di sei persone, avvenuto il 12 febbraio, coinvolte in un giro di prostituzione e spaccio di droga all'interno di un night di Conegliano. Il giovane trevigiano è finito sotto indagine in quanto considerato una sorta di collaboratore della banda di calabresi, insediati da tempo nella Marca, che finirono in manette. L'operazione ha consentito di scoprire che il 30enne avrebbe più volte prestato loro la sua auto e lavorato per conto loro. Fino a che sono finiti dietro le sbarre. Ecco che ha deciso di "mettersi in proprio". 

L'ARRESTO Martedì mattina i militari hano dato il via a una perquisizione nei confronti del trevigiano, rinvenendo 20 grammi di cocaina suddivisi per dosi e pronti per lo smercio. Insieme a questi, è stato rinvenuto anche un blocchetto di assegni risultato rubato lo scorso 4 novembre all'interno di un bar di Scorzè. In quell'occasione la banda entrò in azione nel pomeriggio, sotto gli occhi del titolare, che si accorse troppo tardi dei loro movimenti. Riuscirono a portar via del denaro dalla cassa e una ventina di assegni, nove dei quali trovati in possesso del 30enne. A insospettire le forze dell'ordine, anche il tenore di vita del giovane, troppo alto rispetto alle reali disponibilità. In passato aveva fatto l'operaio e il trasportatore, tutti lavori saltuari. Negli ultimi due anni erano state diverse le denunce che aveva incassato: dalla detenzione di monete false, documenti altrettanto falsificati alla guida in stato di ebbrezza. Attualmente si trova agli arresti domiciliari in attesa di comparire davanti al giudice. Il giro d'affari con lo spaccio di cocaina sarebbe stato abbastanza radicato nel territorio. La clientela, secondo gli investigatori, sarebbe rappresentata da persone italiane e con disponibilità economiche importanti. 

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