Rissa finisce in terribile sparatoria, coinvolto anche un trevigiano
La vicenda è avvenuta a Castel GOffredo, in provincia di Mantova. Tutto nasce da un complimento poco gradevole a una ragazza, per poi trasformarsi in una guerra a colpi di pistola e inseguimenti. Quattro arrestati
Una sparatoria avvenuta a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, nella quale però è coinvolto anche un trevigiano.
È accaduto sabato sera, intorno alle 20.30, durante una festa all’interno di un locale, alla quale hanno partecipato gli autori della sparatoria, quattro nomadi: D.P., S.G. e C.R. residenti a Desenzano del Garda e M.I. nato a Dolo, in provincia di Venezia, ma residente a Treviso.
Già ubriachi, avendo cominciato la festa da soli nel primo pomeriggio, due di loro durante la serata hanno avvicinato una ragazza nel locale con toni e complimenti poco gradevoli. La donna è stata soccorsa dal compagno S.G. e, da questo momento, è partita la rissa.
Insulti, grida, minacce tra i due nomadi e il fidanzato della ragazza. Dopo qualche minuto, però, i due fingono di andarsene, mentre gli altri restano nel locale.
È bastato pochissimo ai nomadi appena fuggiti, C.R. D.P., per ripresentarsi al locale a bordo di un’Audi A3 e cominciare a sparare verso la coppia di fidanzati.
Ma il proiettile colpisce uno dei nomadi, S.G. che, ferito, finisce a terra.
Comincia, quindi, lo scontro vero e proprio, quando M.I., il trevigiano, sale a bordo della sua Clio e investe il cecchino, causandogli una frattura alla gamba. Dopodichè, scende dall’autovettura e rientra, finchè la vittima investita riesce a rialzarsi e a nascondersi.
A questo punto il trevigiano fugge, inseguito dagli altri due lungo la strada che va in direzione Castel Goffredo.
Si sentono spari di pistola e sgommate e il trevigiano viene colpito alla spalla, quindi speronato e finisce per schiantarsi contro un autolavaggio, insieme all’Audi che lo inseguiva.
Ricominciano le minacce e le grida, finchè giunge sul posto un carabiniere della zona che disarma i contendenti e li fa arrestare.
Il trevigiano è stato portato in ospedale per le ferite riportate. Ora, invece, si trova in carcere come tutti gli altri. Dovranno rispondere di porto d’armi abusivo, rissa e tentato omicidio.