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Debutto di successo per lo spettacolo "Gueragranda" al Teatro delle Voci di Treviso

Nel 2018 lo show con la regia di Mirko Artuso sarà in tour nei luoghi della Prima Guerra Mondiale. Il tutto grazie al progetto ideato dal Coro Stella Alpina di Treviso

TREVISO Il Teatro delle Voci di Treviso ha ritrovato per due sere la sua funzione di contenitore culturale, accogliendo la prima di "Gueragranda", nuova produzione che rilegge, cento anni dopo, gli avvenimenti salienti del conflitto che ha sconvolto il Triveneto sul nascere del Novecento. Il progetto ideato dal Coro Stella Alpina di Treviso è stato messo in scena con la regia di Mirko Artuso, che ha ricreato – con efficacia e suggestione – la trincea, in cui si viveva "tra sangue, merda e fango" e si moriva in maniera anonima. I canti che raccontano la guerra degli alpini e delle truppe di montagna si sono fusi con la narrazione di Daniele Ceschin, studioso della Grande Guerra,  tratta da diari e missive di soldati, dando voce anche ai "nemici" austriaci, caduti come i giovani italiani che diedero la vita per la conquista di una cima.

Dalla dichiarazione di guerra del maggio 1915 fino all'ultima decisiva battaglia di Vittorio Veneto, dagli assalti dell'Isonzo ai massacri nelle grave del Piave, dal disastro di Caporetto alle fosse comuni nei cimiteri improvvisati del fronte, "Gueragranda" racconta in presa diretta lo sgomento di tante giovani esistenze, triturate dal frantoio bellico Il Coro Stella Alpina, diretto dal maestro Davide Furlan, in questo progetto diventa attore, e non solo esecutore. Gli "epici" canti degli alpini sono pagine di storia, da sfogliare insieme ai diari dei soldati che testimoniano la speranza di ritornare alle famiglie, mitigando l'orrore della morte sempre incombente. Anche Ricky Bizzarro, rocker e cantautore,  offre una lettura musicale della "Gueragranda"  interpretando (voce e chitarra) quattro canzoni  popolari, risalenti agli anni del conflitto e già inserite nel vinile dei Radiofiera "17.000.000". Canzoni rese ancora più emozionanti  dal violoncello del giovane Matteo Artuso.

Dopo il successo del debutto al Teatro delle Voci, lo spettacolo sarà rappresentato nel 2018, a cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, in altre località del Nordest. Alcuni comuni hanno già "prenotato" la produzione e sono allo studio contatti per portare "Gueragranda" nei luoghi più significativi del conflitto.

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