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Cronaca Asolo

Crisi, sportello anti-depressione per gli imprenditori trevigiani

Per fronteggiare l'allarme suicidi Confartigianato Asolo-Montebelluna, Caritas, Uls 8 danno vita al progetto “Life Auxilium”

Nel solo mese di febbraio sono stati cinque gli imprenditori trevigiani che si sono rivolti alla Caritas diocesana. Cercano aiuto economico e psicologico.

Per fronteggiare l'allarme suicidi, 50 imprenditori veneti morti negli ultimi tre anni, la Confartigianato di Asolo-Montebelluna, Caritas, Uls 8 hanno dato vita al progetto “Life Auxilium”. Da marzo sarà attivo il numero verde 800 130 131 e punti di ascolto sul territorio per avvicinare gli imprenditori.

Per valutare il problema è stata realizzata una ricerca dallo studio "Eidos" di Treviso che evidenza come l'imprenditore che riesce a superare la crisi è quello che ha attorno a sé una rete solidale costituita dalla famiglia, collaboratori e dipendenti. Per chi non ce la fa occorre intervenire subito, servono dunque “sensori diffusi di bassa soglia”, per individuare subito le situazioni di potenziale pericolo.

“Il modello economico conosciuto fino ad ora non funziona più - spiega don Davide Schiavon, presidente Caritas di Treviso – e sempre più spesso imprenditori ed artigiani chiedono il nostro aiuto”. Gli imprenditori sono così affiancati da psicologici dell'Uls 8 e tecnici della Confartigianato che danno un doppio supporto.

“È un'iniziativa che parte da Asolo e Montebelluna – spiega il presidente del mandamento Stefano Zanatta – e ci auguriamo di estendere a tutta la Marca”.

E l'assessore regionale ai Servizi sociali Remo Sernagiotto, presente all'incontro, ha lanciato l'idea di una banca pubblica del Veneto che abbia lo scopo di aiutare le aziende, anche in forte difficoltà economica per una periodo di tempo certo. La banca avrebbe una struttura presso le rappresentanze degli imprenditori e una durata limitata di 8-10 anni.

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