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Cronaca

Stupro a Treviso: da Parigi Zuluaga rifiuta di rientrare in Italia

Julio Cesar Aguirre Zuluaga, in carcere in Francia per lo stupro della studentessa alla stazione di Treviso, ha rifiutato di rientrare in Italia

È ricorso a tutte le scappatoie offerte dalla giurisprudenza francese per rinviare il più a lungo possibile il proprio rientro in Italia.

Julio Cesar Aguirre Zuluaga, il ventiseienne colombiano accusato di aver stuprato una studentessa di 20 anni alla stazione ferroviaria di Treviso il 24 ottobre, con il primo rifiuto a essere rispedito in Italia ha ottenuto un rinvio dell'udienza di convalida del suo arresto. Non solo. Così facendo ha imposto ai magistrati francesi di chiedere ai colleghi italiani di fornire loro tutti gli elementi di prova che la squadra mobile ha raccolto a suo carico, per valutare la consistenza delle accuse che lo hanno fatto arrestare lo scorso 3 novembre.

Nel corso della seconda udienza, durante la quale i giudici della Corte d'Appello francese avrebbero dovuto decidere, Zuluaga ha cambiato strategia, dichiarandosi disposto a rientrare in Italia. Si è trattato di un escamotage per prendere contatti con un legale italiano e conoscere l'iter giudiziario che lo attenderebbe una volta in Italia.

Il 7 dicembre ha cambiato nuovamente idea, rifiutando l'estradizione e ottendendo, così, un ulteriore rinvio. Il procuratore Antonio Fojadelli, però, non mostra preoccupazione: nell'udienza di mercoledì saranno stabiliti tempi e modi per il trasferimento di Zuluaga nel carcere di Trento o di Pordenone, i più vicini a Treviso e specializzati in reati a sfondo sessuale. Il rimpatrio, in ogni caso, non sarà immediato e con tutta probabilità non avverrà prima dell'inizio del nuovo anno.

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