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Cronaca

Grande successo per l'atteso Festival "Sulle vie del Prosecco"

Applausi per Avi Avital, Yuri Bashmet e la sua orchestra "I solisti di Mosca". Molto apprezzata anche la sand performer Anna Vidyaykina

TREVISO Una chiusura con il botto quella dell'atteso Festival Internazionale musicale "Sulle strade del Prosecco". A poche ore dall’ultimo concerto, la kermesse, dopo una cavalcata di sei concerti che hanno toccato diverse località della Marca, ha quasi raggiunto le 2.400 presenze totali. Per la chiusura di domenica si è registrato poi il tutto esaurito, con il gran finale che ha visto l’esibizione del maestro Yuri Bashmet che ha diretto l’Orchestra “I Solisti di Mosca” con i due musicisti Ramin Bahrami, pianista, e Giovanni Sollima, violoncellista. Attesissimo proprio Bahrami, per il quale si è mobilitato tutto il mondo della cultura locale, anche in solidarietà con le sue prese di posizione recenti circa il Ministro Franceschini ed i tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo. La partecipazione del violoncellista Giovanni Sollima, anch'essa molto attesa, ha richiamato l’interesse delle scuole di musica per il suo modo eclettico di suonare.

Tra le curiosità invece del concerto di venerdì all'Abbazia di Santa Maria di Follina si può citare la partecipazione attiva del sindaco di Conegliano Floriano Zambon al concerto. L’Orchestra “I Solisti di Mosca”, guidati dal maestro Bashmet, ha eseguito il brano “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce” di Haydn, per il quale era prevista la lettura di un testo da parte di un lettore non professionista. L’identità del lettore era rimasta sconosciuta fino al discorso inaugurale della serata, quando è stato svelato il coinvolgimento del sindaco. Zambon si è ben prestato alla lettura del testo, durante la cui esecuzione si è esibita anche la sand performer Anna Vidyaykina. Numerosa la partecipazione e l’interesse per il concerto di Follina, tra il pubblico presente anche Marco Goldin, critico e curatore d'arte. Nel frattempo poi in Russia il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa ha rilanciato una gradita recensione delle terre del Prosecco. La patria del maestro Yuri Bashmet, direttore artistico del Festival musicale internazionale “Sulle vie del Prosecco” in atto a Conegliano e in altre località della provincia di Treviso, ha rilasciato una recensione sul festival e sulle terre che lo ospitano, sottolineando la candidatura a patrimonio UNESCO delle colline del Prosecco. La recensione è stata rilanciata dall’Ambasciata russa a Roma.

Anche Treviso ha però abbracciato il Festival con la tappa di sabato, per la prima volta nel capoluogo della Marca, con un bagno di folla. Nella Chiesa di San Francesco erano presenti oltre 400 persone per assistere a Yuri Bashmet e la sua Orchestra “I Solisti di Mosca”, Avi Avital e Paolo Carlini. Un ritorno “quasi a casa” per Avital, come lo ha lui stesso definito a fine concerto, dopo l’esecuzione di due brani di Vivaldi che hanno incantato il pubblico. Una breve sosta nel trevigiano, dove nello scorso autunno ha risieduto per la registrazione del suo ultimo disco ma dove manca un suo concerto da 9 anni, tornando dalla Toscana e pronto a partire per Francoforte il giorno successivo. Insieme a lui, Paolo Carlini, fagottista talentuoso e per il quale anche il premio Oscar Ennio Morricone ha composto. Con il brano “Suite per concertino per fagotto e orchestra” di Wolf Ferrari ha commosso il pubblico, che al termine ha applaudito con una standing ovation di oltre 7 minuti. Infine, nella mattinata di domenica si è anche tenuta a Palazzo Sarcinelli di Conegliano la masterclass con il pianista Ramin Bahrami. Nell’introduzione alla lezione e anticipando il concerto nel quale ha poi suonato alla sera, Bahrami è entrato in polemica con il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e ha criticato i pesanti tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo e le modalità con cui sono stati distribuiti. Spazio poi alla masterclass con brani di Bach e Chopin. La partecipazione degli studenti delle scuole di musica è stata discreta, ma l’evento ha attirato numerose persone che, affascinate dal suono del pianoforte di Bahrami, si sono fermate alla lezione. 

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