Suicidio a Treviso: 44enne si getta nel Sile dal ponte dell'Università

TREVISO Si è levato il giubbotto, ha appoggiato il telefonino lungo il ponte dell'Università e dopo aver lasciato il trolley personale si è gettato nelle fredde acque del fiume Sile dove ha trovato la morte in pochi istanti.

La tragedia è avvenuta verso le 8.30 di venerdì in Riviera Garibaldi a Treviso, proprio di fronte alla sede dell'Università al Quartiere Latino. La vittima è L.F., 44enne residente a Ponzano Veneto e, parrebbe, da tempo in cura per alcuni problemi psicologici tanto che in passato era stato più volte ricoverato nel reparto di psichiatria dell'Ospedale Ca' Foncello. L'allarme in ogni caso è stato lanciato da alcuni passanti che hanno assistito attoniti all'estremo gesto dell'uomo che, una volta immerso nell'acqua, è scomparso alla vista delle persone che cercavano di raggiungerlo per salvarlo. La corrente del fiume lo ha infatti risucchiato in pochi istanti sul fondo e poi, abbandonandosi alle proprie forze, sarebbe così annegato. Il corpo è stato poi ritrovato un centinaio di metri più a valle dove era rimasto impigliato nell'ansa dove si incontrano il Sile e il Cagnan e poi trasportato nei pressi del castello prima del Ponte della Gobba in attesa del nulla osta per la sua rimozione.

Sul posto comunque sono giunti in pochissimi minuti sia il personale del Suem 118 del nosocomio trevigiano che i vigili del fuoco assistiti nelle operazioni di ricerca del corpo dal nucleo sommozzatori di Venezia. Anche la polizia e i vigili urbani si sono poi recati sul posto per raccogliere le varie testimonianze sull'accaduto ed effettuare i rilievi di rito.