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Sicurezza: cento occhi elettronici puntati sul centro di Treviso

In arrivo nel capoluogo della Marca altre 34 nuove telecamere di videosorveglianza, oltre a quelle già installate. Gli occhi elettronici puntati su Treviso salgono quindi a un centinaio

Treviso si scopre meno sicura del previsto. Le aggressioni degli ultimi mesi e gli incidenti subiti da pedoni e ciclisti preoccupano i cittadini e Ca' Sugana ha deciso di prendere in mano la situazione, rendendo la città più orwelliana.

Entro luglio saliranno a più di cento le telecamere di videosorveglianza puntate dentro e fuori le mura. Sul Put, in stazione, in via Bindoni e nel quartiere Eden: i nuovi occhi elettronici saranno 34.

STRADE SICURE - Il progetto sicurezza dell'amministrazione comunale è stato presentato lo scorso 8 giugno dal sindaco Gian Paolo Gobbo, dall'assessore alla Sicurezza Andrea De Cecchi e dal comandante della Polizia locale Federica Franzoso. L'installazione delle telecamere avrà un costo di 237 mila euro, 138 mila dei quali finanziati dalla Regione Veneto.

De Cecchi ha spiagato che il progetto iniziale prevedeva solo 14 postazioni, ma i fatti di cronaca degli ultimi mesi hanno indotto Ca' Sugana a incrementare la sorveglianza. Ed entro fine mese sarà completato il collaudo di 18 postazioni, collegate 24 ore al giorno con la centrale operativa della Polizia locale.

OCCHI SUL PUT -  All'esterno delle mura, lungo il Put, gli occhi elettronici saranno undici, per cinque postazioni, e avranno l'obiettivo di immortalare le infrazioni dei trevigiani e identificare gli automobilisti. Dopo la tragica morte della bimba di 9 anni investita da un furgone a marzo, su Porta Santi Quaranta verranno posizionate due telecamere, mentre tre saranno montate nella zona del Park Dal Negro e altre vigileranno sugli incroci.

Le apparecchiature non saranno in grado di rilevare la velocità dei mezzi, ma permetteranno di risalire alle loro targhe.

ZONE A RISCHIO - Telecamere in arrivo anche nelle zone considerate più a rischio per quanto riguarda le aggressioni. Prima fra tutte la stazione ferroviaria, dove ad ottobre una studentessa di 21 anni ha subito una violenza sessuale. Qui gli occhi elettronici saliranno da quattro a sei e i due nuovi dispositivi vigileranno sulla parte anteriore e sull'uscita posteriore dello scalo ferroviario.

Telecamere saranno posizionate anche a San Zeno, dopo le molestie subite da alcune donne della zona e a Santa Bona, in particolare in via Bindoni, zona considerata calda per la presenza si una comunità rom.

Due occhi elettronici, infine, saranno puntati sul quartiere Eden, salito agli onori della cronaca dopo la violenta aggressione ai danni di un pensionato, qualche settimana fa.

 

 

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