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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Telefono Amico Italia centro di Treviso incontra il Papa

UDIENZA PRIVATA DA PAPA FRANCESCO PER TELEFONO AMICO ITALIa IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DI ATTIVITÀ

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Si è tenuta sabato 11 marzo, alle ore 12 in sala Clementina, l'udienza con Papa Francesco riservata ai volontari di Telefono Amico Italia, in occasione del 50° anniversario di attività. Più di 400 i volontari presenti, che rappresentavano i 20 centri Telefono Amico presenti in tutta Italia. Tanta l'emozione e la commozione per un incontro così speciale. Dario Briccola, volontario padovano e presidente nazionale, ha delineato gli aspetti principali dell'associazione, rivolgendosi al Santo Padre con queste parole: "Con questa celebrazione vogliamo riconfermare la nostra attenzione ed accoglienza verso quelle persone che, parafrasando quello che Lei dice nell'esortazione apostolica "Evangelii Gaudium", si sentono scartate dalla società e non trovano nel vivere sociale ordinario il pieno sviluppo della loro vita". Inoltre ha richiamato l'immagine del "piccolo ospedale da campo che il Papa spesso attribuisce alla chiesa, affermando che "anche noi ci sentiamo un piccolo ospedale da campo che, con un mezzo semplice ed immediato come il telefono, si avvicina alle persone per offrire un ascolto empatico, partecipe e libero da pregiudizi".

Papa Francesco ha posto l'attenzione su due aspetti fondamentali per l'Associazione, il dialogo e l'ascolto e ha esortato i volontari "a proseguire con entusiasmo rinnovato il prezioso servizio alla società, perché non si spezzino i legami del dialogo e non venga mai meno l'ascolto". Ha poi affermato che: "Il dialogo permette di conoscersi e di comprendere le reciproche esigenze. […] manifesta un grande rispetto, perché pone le persone in atteggiamento di apertura reciproca, […] è espressione di carità". Poi ha continuato dicendo che "Condizione del dialogo è la capacità di ascolto, che purtroppo non è molto comune. Ascoltare l'altro richiede pazienza e attenzione. Solo chi sa tacere, sa ascoltare. […] Qualcuno diceva: per fare la pace, nel mondo, mancano le orecchie, manca gente che sappia ascoltare, e poi da lì viene il dialogo". Infine ha concluso dicendo che "attraverso il dialogo e l'ascolto possiamo contribuire alla costruzione di un mondo migliore, rendendolo luogo di accoglienza e rispetto, contrastando così le divisioni e i conflitti. Vi incoraggio a proseguire con entusiasmo rinnovato il vostro prezioso servizio alla società, perché nessuno rimanga isolato, perché non si spezzino i legami del dialogo, e perché non venga mai meno l'ascolto, che è la manifestazione più semplice di carità verso i fratelli".

Il Presidente Dario Briccola ha quindi consegnato al Santo Padre una targa in ricordo del 50°anniversario dell'Associazione e una cornetta gialla, colore della Città del Vaticano, come simbolo del mezzo che i volontari utilizzano per svolgere il loro servizio di volontariato, affermando: "abbiamo arruolato un nuovo volontario!". L'incontro si è concluso con il saluto personale di Papa Francesco a tutti i presenti e una foto ricordo con i bambini. Si allegano alcune foto dell'incontro con il Papa. A questo link è possibile leggere il discorso completo del Santo Padre: https://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2017/3/11/volontari-telefonoamico.html TELEFONO AMICO ITALIA - CENTRO DI TREVISO Telefono Amico ha le sue origini a New York nel 1906 con il nome "Save a Life", servizio orientato alla prevenzione suicidio.. Nel 1953 si diffonde in Inghilterra con il nome Samaritans e negli anni '60 in Italia con il nome di Telefono Amico. Telefono Amico Italia riunisce ora 21 centri nazionali ed opera secondo i principi della CARTA NAZIONALE del 1973 ed è membro di IFOTES (dal 1967). MISSION Telefono Amico Italia è un servizio di "ascolto telefonico" rivolto alle persone di ogni età, sesso, razza e religione. Obiettivo del servizio è di offrire attenzione, partecipazione, condivisione e aiuto alle persone che per qualsiasi ragione sentono il bisogno di comunicare i loro vissuti, le loro esperienze, i loro problemi e difficoltà. Il servizio garantisce in modo assoluto l'anonimato delle persone e di quanto è oggetto della telefonata.

Inoltre la finalità di Telefono Amico è di diffondere la cultura dell'ascolto ad ogni livello come fattore irrinunciabile del benessere sociale. TELEFONO AMICO ITALIA- Centro di TREVISO, da più di 20 anni nel territorio, opera in convenzione con i Comuni di Treviso e Silea, cui offre anche un servizio di supporto all'assistenza telefonica delle persone Anziane, oltre che ad essere un osservatorio sul disagio emotivo del territorio. RISPONDE AL NR. VERDE GRATUITO 800 367 577 Sito internet www.telefonoamico.it OPERATORI E FORMAZIONE I nostri operatori sono persone formate e disponibili all'ascolto, che hanno fatto della mission di TA un loro stile di vita. Sono adeguatamente preparati e prima di essere ammessi al servizio frequentano un corso di formazione. Il Corso è fondamentale per permettere ai volontari di: • confrontarsi e riflettere sulle proprie capacità relazionali, • sviluppare e approfondire le proprie competenze comunicative, • verificare con gli altri volontari la motivazione ed il senso della propria scelta di impegno nel servizio di ascolto. Il corso per nuovi volontari si tiene generalmente ogni anno. Se qualcuno fosse interessato può contattarci al numero verde 800367577 o alla mail treviso@telefonoamico.it. Diamo importanza vitale alla formazione continua degli operatori con incontri mensili, durante i quali approfondiamo varie tematiche inerenti ai problemi emersi durante gli ascolti telefonici.

Negli ultimi due anni abbiamo approfondito con interventi di professionisti, sia a livello locale che nazionale, tematiche riguardanti le malattie psichiche e il suicidio, ed abbiamo in programma anche altre giornate sullo stesso tema. Spesso il suicidio è il punto di arrivo di un itinerario mentale lungo e tortuoso, in cui la morte viene vista in chiave positiva (possibile soluzione ai problemi e capace di dare conforto e sollievo). E' importante in questa fase un confronto che aiuti a chiarire ed analizzare le proprie sensazioni ed emozioni, sentirsi accolto e considerato. In un periodo di gravi difficoltà come l'attuale, in cui le persone in stato di crisi o emergenza emotiva hanno bisogno di relazionarsi, crediamo di poter offrire il nostro aiuto con persone aperte all'ascolto e al dialogo. Abbiamo anche organizzato il 26 novembre 2016, con il patrocinio dei Comuni di Treviso e Silea, dell'ULSS 9 e del CSV, un Convegno dal titolo: "PARLIAMO DEL SUICIDIO? Un contributo alla prevenzione", aperto a tutta la popolazione.

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