La cucina trevigiana ai giochi olimpici con lo chef Tino Vettorello
Lo chef trevigiano Tino Vettorello, affiancato da Walter Crema, é stato scelto dal CIO quale alfiere del made in Italy culinario del Mondo
TREVISO - La cucina trevigiana e l'enogastronomia veneta seducono sportivi e pubblico dei XXII Giochi Olimpici invernali di Sochi. Lo chef trevigiano Tino Vettorello della azienda TinoEventi, affiancato da Walter Crema, é stato scelto dal CIO quale alfiere del made in Italy culinario del Mondo, e con uno staff di 45 professionisti della ristorazione di cui 20 chef, sta deliziando i palati degli atleti al villaggio olimpico.
A tavola un patrimonio di sapori con il meglio dei prodotti DOP e IGP nazionali con un occhio di riguardo al Veneto ed al territorio trevigiano, dall'immancabile radicchio ai formaggi, passando per i salumi e i grandi vini tra cui il Prosecco DOC e DOCG. Dopo la cena per il CIO e la serata con il Presidente dell'ONU ed Alberto di Monaco, stasera tocca alla cena ufficiale dell'apertura.
" E' iniziata una grande avventura ed una sfida entusiasmante - sottolinea Tino Vettorello - preparare menu e proporre piatti leggeri e genuini ideali per la dieta degli atleti, ma apprezzati anche dal numeroso pubblico internazionale presente a Sochi". Tino Vettorello, originario della Provincia di Treviso, da ormai molti anni si dedica alla ristorazione nei grandi eventi, tra cui i Mondiali di Nuoto di Roma nel 2009, le Olimpiadi Invernali di Vancouver nel 2010, e numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia.