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Cronaca

False fatturazioni, l'ex presidente del Treviso calcio in carcere

T.N. è in cella per scontare una pena di un anno e otto mesi reclusione. A marzo era arrivato lo sfratto dal capannone della sua azienda in via Tiepolo a Silea

T.N., l'imprenditore di Silea che aveva tentato di rilanciare il Treviso calcio, prendendone le redini nell'estate del 2016 e costretto poi a farsi da parte nei primi mesi di quest'anno, si trova rinchiuso nel carcere di Santa Bona. Nardin deve scontare una pena di un anno e otto mesi per false fatturazioni. Gli episodi contestati risalgono al 2010 e la condanna era diventata definitiva il 5 febbraio scorso, nel bel mezzo della trattativa avviata con il Comune per la gestione dello stadio. Per l'ex titolare di un'azienda di Silea (a marzo era avvenuto lo sfratto esecutivo dal capannone di via Tiepolo a Silea, l'affitto non veniva pagato da fine 2013) l'ingresso in cella si è consumato nella giornata di ieri, mercoledì. T.N., assistito dall'avvocato Luigi Fadalti, aveva avuto un rapporto difficile con i tifosi del Treviso calcio: la tensione, latente, scoppiò definitivamente nel dicembre dello scorso anno con una vera e propria aggressione fisica ai suoi danni.

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