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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ponzano Veneto

"No al trasloco dei cani dal rifugio di Musile": è scontro tra gli animalisti e l'ENPA

Il TAR ha bloccato lo spostamento degli animali dal canile veneziano a quello di Ponzano veneto, ma il Movimento Centopercento animalisti continua la propria protesta

PONZANO VENETO Sono numerosi i cani ospitati nel rifugio di Musile di Piave (VE) gestito dalla signora Susanna, tutti animali con alle spalle sofferenze, alcuni molto anziani. Gli animalisti, entrati in azione nei giorni scorsi, puntano però il dito contro il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, che, secondo una nota degli animalisti, non avrebbe rinnovato la convenzione trovando un'altra struttura per ospitare i trovatelli. La decisione sarebbe stata avvallata dal Consiglio comunale. Da quel momento sono però state diverse le associazioni di categoria a dare il loro appoggio al sindaco, come ad esempio l'ENPA di Ponzano Veneto nella quale potrebbero essere traferiti nei prossimi giorni gli animali, scatenando così le ire degli animalisti

Questa la replica alle accuse, a loro dire deliranti, dei volontari” del canile di Ponzano da parte del Movimento Centopercentoanimalisti: "Dicono che hanno raccolto 500 firme per ribadire che sono con il sindaco di San Donà di Piave, e noi ci crediamo, sarebbe ridicolo sputare nel piatto dove mangia. Inoltre facciamo i più vivi complimenti a questi soggetti per aver raccolto nel giro di pochi giorni 500 firme! Evidentemente abbiamo toccato interessi (sporchi) di qualcuno, nemmeno per Green Hill si erano mosse tante persone in un paio di giorni, che bravi questi 'volontari' per nulla interessati alla questione...Siamo però d'accordo con loro quando dicono che ci sarà un beneficio economico, per l'associazione 'pupazzara' più famosa e incoerente d'Italia di sicuro. Non dicono nulla però sul vero motivo della nostra protesta. Non si possono creare traumi agli animali spostandoli come pacchi, questo è il solo e unico motivo della nostra presa di posizione, ma è più comodo delirare che a noi non interessa nulla dei cani. Conosciamo questi 'volontari mangiacadaveri', osano pure fare dell'ironia su di noi Centopercenetoanimalisti che siamo coerenti e vegani, mente loro gli animali di serie B se li mangiano, soprattutto in questi giorni".

"Dicono che non si può dialogare con noi? Gli 'screenshot' con le loro offese li abbiamo fatti anche noi, con la differenze che non li ostentiamo tramite i giornali - continuano gli esponenti del movimento animalista - Sappiamo benissimo chi si nasconde dietro questa congiura contro il Rifugio di Musile di Piave: i 'volontari mangiacadaveri', l'assicuratore politico e la nipotina dei tendoni, tempo al tempo, tutto verrà a galla. Infine non accettiamo nessuna lezione da chi tra i suoi associati nazionali ha soggetti finiti in galera per aver speso i soldi delle donazioni per comprare appartamenti nel Mar Rosso, oppure come quel dirigente sardo che è stato condannato di recente per...a giorni pubblicheremo tutto anche su di lui, altro che benessere degli animali!". 

"Ripetiamo però che la cosa che più lascia stupita sono le 500 firme di 'animalisti sandonatesi' raccolte in 48 ore da chi è favorevole allo spostamento, secondo la linea del sindaco. Che a San Donà e dintorni ci fossero 500 (cinquecento!) animalisti, nessuno avrebbe potuto sospettarlo! Quando mai si sono visti, non 500, ma neppure 50 o meno? Dov’erano in tutti questi anni? Perché non hanno mai fatto niente contro la caccia, contro i circhi, contro lo sterminio delle nutrie…Forse era più esatto scrivere '500 sostenitori del sindaco', sempre che le firme siano vere - chiosa Centopercentoanimalisti - A parte questo, il TAR ha bloccato la deportazione dei cani; ne discuterà l’11 gennaio con il legale della responsabile del rifugio di Musile. Ma nel loro comunicato diffuso dalla stampa, i promotori senza volere fanno capire cosa realmente li muove. Parlano infatti di grossi “vantaggi economici”. Per chi? E’ evidente, per l’ENPA che gestisce Ponzano. E, sempre secondo loro, mantenere i cani è uno 'spreco di risorse'. Noi CENTOPERCENTOANIMALISTI invece pensiamo solo al benessere degli animali, per i quali venir spostati dall’ambiente che conoscono, divisi, staccati dai volontari che li seguivano è indubbiamente un trauma. E abbiamo visto in occasione di precedenti 'spostamenti' quanto possa essere dannoso. Su richiesta però della Sig.ra Susanna nei prossimi giorni non saremo presenti a Musile, come precedentemente annunciato, non vogliamo quindi creare problemi di ordine pubblico a Digos e carabinieri. Tuttavia, non significa che resteremo inattivi a guardare le manovre dei veri speculatori che hanno come unico interesse di guadagnare sulla vita dei cani. I pelosi devono restare dove sono".

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