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Cronaca

Si tuffa per salvare il figlio, ma non riesce a stare a galla: i bagnini gli salvano la vita

È successo attorno alle 16.20, a Jesolo Pineta. Indispensabile si è rivelato il tempestivo intervento del personale di Jesolo Turismo. L'uomo è stato trasportato al pronto soccorso

TREVISO Le condizioni del mare non erano certo ideali per fare il bagno al largo. E così, nel pomeriggio di domenica, i bagnini di Jesolo Turismo, attorno alle 16.20, hanno dovuto salvare la vita a un 40enne residente nel trevigiano, in procinto di affogare.

L’uomo si trovava davanti nelle vicinanze della Torre Mervil, in zona Pineta, quando il figlio di 12 anni ha deciso di fare il bagno. Il ragazzo si trovava a circa 150 metri dalla riva, quando ha cominciato a trovarsi in difficoltà. Tempestivo l'intervento del padre, che si è subito tuffato in mare per aiutarlo. Ma le onde si sono dimostrate uno scoglio troppo duro anche per il 40enne, che riusciva difficilmente a stare a galla, differentemente dal 12enne. Per loro fortuna la situazione non è sfuggita agli occhi dei bagnini in servizio in quel momento, che sono intervenuti rapidamente con la moto d’acqua per andare a recuperare padre e figlio, e riportarli a riva.

Le condizioni del padre, al principio, non apparivano buone. Il personale in servizio ha quindi allertato il 118 e praticato il massaggio cardiaco di rito. Nel frattempo si è alzato l’elicottero del Suem, per un intervento tuttavia non necessario, dal momento che il 40enne, di lì a poco, avrebbe ripreso conoscenza grazie alle manovre di rianimazione dei bagnini. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del locale ospedale di via Levantina, che ha condotto l’uomo al pronto soccorso solo per accertamenti più scrupolosi.

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