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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Selvana / Viale Gian Giacomo Felissent

Evade dai domiciliari per accompagnare l'amica ad acquistare cocaina: arrestato

A finire nei guai un 40enne di Villorba, fermato dalla polizia stradale domenica mattina lungo viale Felissent a Treviso. L'uomo, con la patente scaduta, è stato tradito dall'alta velocità con cui stava viaggiando

TREVISO Evade dagli arresti domiciliari per accompagnare un'amica, una 38enne trevigiana ma residente in Spagna, ad aquistare un paio di dosi di cocaina. Sulla via del ritorno è stato tradito dalla sua passione per l'alta velocità: lungo viale Felissent è incappato in una pattuglia della polizia stradale che dopo un centinaio di metri di inseguimento l'ha fermato. Sono cominciati in questo modo i guai di un 40enne di Villorba, G.V., nuovamente arrestato e ora in attesa della decisione del giudice in merito alla sua sorte circa la misura detentiva a cui sarà sottoposto.

L'episodio che ha visto come protagonista l'uomo si è verificato alle 8 del mattino di domenica scorsa. Da un primo controllo gli agenti hanno subito ravvisato, oltre all'alta velocità, anche la non validità della patente di guida che risultava essere scaduta. Nel frattempo, la passeggera, M.V., ha cercato maldestramente di disfarsi frettolosamente di alcuni involucri estratti dalla tasca del suo giubbotto, ma colta sul fatto ha subito consegnato agli agenti due ovuli di cocaina. Nel frattempo, dall’esito del controllo in banca dati in uso, è emerso che G.V. era agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza ed è stato quindi arrestato.

Il 40enne, una volta realizzato le conseguenze del controllo, ha finto un malore per il quale diceva di aver provveduto a telefonare con il suo cellulare al 118 poco prima, avendo cura di non farsi notare. In realtà G.V. non aveva chiamato il 118 ma il 112 dei carabinieri per cercare di giustificare, fingendo di andare in ospedale per un fantomatico malore, la sua assenza da casa. Infatti, se gli operatori non avessero capito il tentativo di giustificare l’assenza da casa, l’arrestato avrebbe potuto non subire nessuna sanzione per l’evasione.

A conferma, su richiesta dei poliziotti, il 40enne ha mostato le ultime chiamate effettuate dal suo cellulare da cui emergeva come ultima chiamata proprio quella al 112. A quel punto gli agenti hanno contattato a loro volta i carabinieri da cui ricevevano conferma della telefonata effettuata poco prima dall’arrestato e del fatto che aveva comunicato loro di essere in viaggio verso l’ospedale. I poliziotti hanno però informato i colleghi dell’Arma che il soggetto li aveva contattati durante il controllo con il chiaro intento di procurarsi un giustificativo per l’assenza da casa da utilizzare in un secondo momento, tant’è vero che il veicolo viaggiava in direzione contraria rispetto all’ospedale e, pertanto, la telefonata era stata fatta solo al fine di tutelarsi dalla contestazione di evasione.

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