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Cronaca

Il turismo in provincia di Treviso cresce: +0,67% gli arrivi, +5,22% le presenze

Il mercato cinese tiene la testa della classifica ma registra un calo di flusso rispetto agli anni precedenti (-29% rispetto al 2015), i tedeschi mantengono la seconda posizione con un incremento di quasi il 13%

TREVISO In costante crescita il Turismo in Provincia di Treviso nel 2016. I dati elaborati dal Sant'Artemio vedono confermare l’ aumento delle presenze del +0,67% e negli arrivi del +5,22%. Il dato positivo riguarda anche la permanenza media nelle località della Marca Trevigiana; nel 2016 è aumentata,  in controtendenza con l’andamento degli ultimi anni. Una lieve flessione si registra negli arrivi degli stranieri (-3,5%) bilanciato dal leggero aumento nella loro presenza (+2,17%). Il mercato interno domina la performance turistica (+ 5,83% gli arrivi e + 8,58% per le presenze). Il comprensorio Treviso Sud, da solo, contribuisce con il 33,80% degli arrivi e il 28,20% delle presenze. I tre comprensori Treviso Sud, Nord e Capoluogo rappresentano più del 62% degli arrivi e più del 56% delle presenze dell’intera provincia di Treviso.

Stranieri: il mercato cinese, se tiene la testa della classifica registra un calo di flusso rispetto agli anni precedenti (-29% rispetto al 2015), i tedeschi mantengono la seconda posizione con un incremento di quasi il 13%: Rilevante ripresa del Regno Unito con un incremento rispetto all’anno precedente del 18% circa.  Un dato interessante riguarda la Corea del Sud che entra nella top ten degli arrivi.

La presentazione del focus sui dati degli arrivi e presenze turistiche, da parte  del Presidente della Provincia  Stefano Marcon, è avvenuta nella  Conferenza Stampa di oggi in collaborazione espositiva  del Consigliere delegato Roberto Fava. “Questi dati ci rendono orgogliosi, ha detto Marcon -  ancora una volta viene dimostrato che questo magnifico territorio, attraverso i suoi eventi, le sue manifestazioni e la spinta negli investimenti sia delle strutture ricettive che nelle infrastrutture a favore del  movimento turistico, sono scelte decisive per la tenuta sia del comparto domestico che straniero.”

“Segnali importanti - ha aggiunto Fava - soprattutto se confrontati con le medie nazionali. Questo settore ed il suo andamento, non possono essere lasciati alla performance offerta del singolo comparto (alberghiero, enogastronomico, museale,  ecc.) deve essere sostenuto, promosso e tutelato con un lavoro di squadra che investa con un serio marketing  territoriale con l’obiettivo di aumentare la permanenza media del turista.”

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