L'addio a "Pina", il marito: «Farò di tutto perché sia fatta giustizia»
Flavio Cagnato arriva sulle proprie gambe al funerale della moglie, morta sette giorni fa a Povegliano a causa del folle gesto di Christian Barzan, il 21enne di Quinto che ha causato l'incidente che è costato la vita alla 62enne
«Tu eri tutto per me e adesso io non so se ce la farò ad andare avanti. Ma resisterò, farò di tutto perché sia fatta giustizia per te. Perché questa cosa non sarebbe mai dovuta succedere». Flavio Cagnato arriva sulle proprie gambe al funerale della moglie Giuseppina Lo Brutto, morta venerdì scorso 7 giugno nel tremendo incidente stradale che sarebbe stato provocato dal folle impulso omicida e suicida di Christian Barzan. Le esequie, celebrate con il rito laico alla Sala del Commiato del cimitero di Santa Bona, si sono svolte oggi pomeriggio alle 15. Il grande salone che ha accolto la bara della Lo Brutto, ricoperta di fiori colorati, ha contenuto a stento le centinaia di persone, amici, ex colleghi e familiari, venuti a rendere l'ultimo saluto alla donna.
«Eri la mia luce -dice il marito nella sua orazione funebre- eri tutto per me. Gli amici mi dicono che devo andare avanti, che devo farmi forza, che devo battermi in modo tale che sia fatta giustizia. E lo farò. Ma non so quanto potrò andare avanti senza la tua presenza». La cerimonia viene scandita dai ricordi di tutte le persone che volevano bene a "Pina": le sorelle, le nipoti, le persone che hanno lavorato con lei in Provincia, i colleghi della scuola dove Flavio è stato maestro elementare. In sottofondo, durante la cerimonia, la musica che "Giusy amava di più": Mango, Caterina Caselli per chiudere con "I wish you were here" dei Pink Floyd.
Flavio Cagnato è rimasto seduto davanti al feretro scoppiando spesso in un pianto che non è riuscito a trattenere neppure con gli abbracci degli amici e parenti. Lunedì intanto Christian Barzan, il 21enne che avrebbe lanciato l'auto contro quella della 62enne nel tetnativo di uccidersi e uccidere la ex fidanzata che viaggiava con lui, sosterrà in ospedale (dove oggi è stato operato al femore sinistro) l'interrogatorio di garanzia. Il ragazzo è indagato per i reati di omicidio volontario, tentato omicidio, violenza sessuale e stalking. Il suo legale, l'avvocato Fabio Crea, chiederà la concessione degli arresti domiciliari.