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Cronaca

Sale in corriera con un biglietto non valido e prende a pugni un autista della Mom

Un cittadino ivoriano ha aggredito un dipendente di Mom che lo stava invitando a scendere dal mezzo. L'episodio ieri mattina presso la stazione della corriere di Treviso. Sul posto la polizia locale

TREVISO Il biglietto che stava per obliterare prima di salire in corriera non era valido per quella corsa. Quando l'autista ha fatto notare l'anomalia il passeggero, invitandolo a scendere, lo ha aggredito a pugni e ceffoni. Protagonista di questo episodio, avvenuto alle 10.30 circa di mercoledì mattina presso la stazione delle corriere di via LungoSile Mattei, un cittadino ivoriano che è stato fermato dalla polizia locale di Treviso e portato presso il comando di via Castello d'Amore. Lo straniero è stato denunciato dall'autista della Mom per lesioni. La corriera su cui l'africano avrebbe dovuto salire era quella diretta a Valdobbiadene. Quando i passeggeri hanno cominciato a salire, sfilando davanti all’obliteratrice, il 52enne si è reso conto che il biglietto in possesso del cittadino ivoriano non era valido per quella corsa. Non bastava insomma per raggiungere Montebelluna, dov’era diretto.

Gli animi si sono subito esacerbati quando il passeggero ha fatto capire di non avere con sé abbastanza denaro per pagare la differenza, e l’autista, di contro, gli ha fatto capire che a quel punto era costretto a farlo scendere. E’ a questo punto che l’ivoriano, secondo quanto denunciato dal 52enne, avrebbe alzato le mani sferrando un sonoro ceffone sul viso del dipendente Mom. Quest’ultimo ha poi chiesto l’intervento della polizia locale.

Sul fatto è poi intervenuto il consigliere regionale Federico Caner: "Condanno senza appello la vile aggressione all'autista Mom avvenuta giovedì nella stazione degli autobus a Treviso da parte di un immigrato africano sprovvisto del titolo di viaggio. Augurandogli una pronta guarigione, esprimo la mia solidarietà a lui e a tutti i lavoratori che hanno subito aggressioni anche in passato. La città di Treviso, dietro la maschera dell'accoglienza, sta subendo una vera e propria invasione. La realtà dimostra che l'apertura dei centri per rifugiati ed immigrati clandestini sta mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini".

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