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Cronaca

Ritardi e sovraffollamenti nei bus, l'autista della Mom: «Ecco i reali motivi»

La lettera aperta di un dipendente che attacca la scelta delle amministrazioni di adottare gli attraversamenti pedonali rialzati: «Servono solo a rallentare i bus mentre le auto li passano senza nessun problema»

Sono un conducente di autobus da 25 anni dipendente Mom e vorrei spiegare le motivazioni dei ritardi e del sovraffollamento di alcune linee che in questi giorni alcuni giornali mettono in risalto.

La linea1 manca di un adeguamento dei tempi di percorrenza datati e obsoleti nella tratta Carità Villorba Santandrà dovuto ad grosso volume di traffico ed ai attraversamenti pedonali rialzati e nell 'ultimo periodo alla difficoltà di passaggio con mezzi più larghi (Mercedes)

Linea 55 attraversamenti pedonali rialzati da Sant'Angelo fino a Quinto con limite di velocità a 30km orari. Qui in attesa dei lavori stradali chiesti all''amministrazione comunale per la messa in sicurezza della via di San Vitale sono stati messi dei mezzi da metri 9,50 per facilitare l'accesso in un arteria trafficata da auto camion e furgoni  risulta stretta e pericolosa per utenti e conducenti. Spesso incrociando veicoli di medie e grosse dimensioni rischiamo di andare dentro il fosso.

Linea 61 nell'ultimo anno sono fioriti 11 attraversamenti pedonali rialzati in andata e 12 al rientro in città (uno in più in via Cesare Battisti) limite 30 km orari in città in via San Pelajo mentre i due che sono davanti alla chiesa di Ponzano hanno il limite a 20 km orari 

Premetto che per i bus questi limiti  passano a 10 km orari o quasi fermi altrimenti i vetri, le sospensioni ecc saltano. 

Senza contare il danno per i conducenti che in un turno di lavoro li attraversiamo 80/100 volte al giorno: la schiena ne risente notevolmente. Ma chi se ne importa dei conducenti gente maleducata strapagata con poca voglia di lavorare.

Linea 4 Viale della Repubblica sempre in colonna. A Fontane attraversamenti pedonali rialzati. Questi sistemi di tutela dei pedoni servono solo a rallentare i bus mentre le auto li passano senza nessun problema. Corsie preferenziali qualche centinaio di metri sopra il cavalcavia da Sant'Antonino e in via IV novembre salvo poi litigare con gli automobilisti per il rientro in strada.

Bastano 2 gocce di pioggia ed è tutto paralizzato un incidente sul put o la potatura delle piante e siamo bloccati ed il ritardo si somma di corsa in corsa. Tempi di recupero al capolinea sono un lontano ricordo. SPESSO ABBIAMO PROBLEMI SIA PER I NOSTRI BISOGNI FISIOLOGICI.

Le altre linee sono al limite e come descritto sopra basta un niente per far saltare l'intera puntualità giornaliera.

Sarebbe da intervenire adeguando i tempi di percorrenza (quando andavo a scuola io c'erano gli stessi orari con minore traffico) ma i continui tagli al fondo del trasporto pubblico locale non permette nessun miglioramento. Anzi negli ultimi anni si sono dovute tagliare le corse festive, quelle serali  nel feriale ed altri escamotage per far quadrare il bilancio. Qualche dirigente ci ha suggerito d accellerare e oltrepassare il limite di velocità ma purtroppo ogni sanzione amministrativa  per mancato rispetto al codice della strada per noi conducenti di mezzi pesanti è doppia rispetto a quella degli automobilisti e la patente per noi è sacra visto che ci permette di prendere lo stipendio, oltre ad una mancanza di sicurezza per tutti.

All'opinione pubblica ai nostri amministratori e al governo chiedo comprensione e ripensamenti visto che per la prossima finanziaria parlano di tagli 3,5 miliardi di euro ai ministeri che a caduta sarà un nuovo taglio al trasporto pubblico.

Treviso città d'arte merita un servizio di trasporto più efficiente, puntuale con corse a tutte le ore servendo anche i paesi di periferia, con le loro zone artigianali, l'aeroporto, gli ospedali ed i centro commerciali. Se a qualcuno viene in mente di mettere mano sul costo del personale noi siamo agli sgoccioli: stipendi fermi da tempo, rinnovi contrattuali da dimenticare, indennità da aumentare seguendo il costo della vita ma fermi da anni. Conducenti non se ne trovano più a causa dell'alto costo delle patenti. E' ora di investire perché se si vuole che la cittadinanza prenda l'autobus e lasci l'auto a casa il servizio deve essere migliorato per tutti.

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