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Cronaca Centro / Piazzetta Mario Botter

Il grande momento è arrivato: a Treviso inizia l'attesa mostra "Storie dell'Impressionismo"

"Linea d'ombra" di Marco Goldin porta in centro città, per cinque mesi, tantissime opere internazionali di artisti del calibro di Van Gogh, Renoir, Monet e Gauguin

TREVISO In questo 2016 Linea d’ombra compie vent’anni. Oltre dieci milioni i visitatori finora. Per festeggiare tale circostanza, la società ha scelto di tornare nell’incantevole città di Treviso, dove è nata e dove mancava dal 2003. Con un progetto che ruota attorno a una grande esposizione, a cura di Marco Goldin, sulle Storie dell’impressionismo, in grado di fare sintesi di alcuni anni di studio su questo tema. Con prestiti straordinari da musei e collezioni private di mezzo mondo. Per ricostruire non una sola storia, ma le molte storie dell’impressionismo. Tutto ciò che si raccoglie nei temi del ritratto, della natura morta e ovviamente del nuovo paesaggio dipinto. Perché il pubblico, più di sempre, si possa emozionare davanti a tanta bellezza. Questa mostra non racconta solo, canonicamente, quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento. Ma anche quanto la pittura in Francia aveva prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon.

L'apertura dell'esposizione si è svolta sabato 29 ottobre e ha visto la presenza di un ospite d'eccezione: il maestro Franco Battiato, arrivato a Treviso per tenere un intimo concerto all'Auditorium di Santa Caterina. Prima della sua applauditissima esibizione, il musicista e compositore ha voluto visitare con i suoi musicisti e il suo manager, l'esposizione allestita da Linea d'ombra. Battiato ha espresso tutto il suo entusiasmo per l'organizzazione della mostra e per il gran numero di capolavori che vi sono contenuti. Le diverse sezioni non sono mondi a se stanti e indipendenti, ma intendono far comprendere come il linguaggio dei giovani impressionisti vivesse nel tempo stesso del Salon. Non dunque un prima e un poi, ma un’esperienza storica che si esprime all’unisono. Centinaia i visitatori che in poche ore hanno preso d'assalto il museo di Santa Caterina.

Questi gli orari dei primi giorni di mostra: il 28 ottobre dalle 20 all'1 della notte (i biglietti per questa giornata saranno venduti solo alla biglietteria della mostra, senza dunque possibilità di prenotazione), il 29 ottobre dalle 9 all'1 della notte, il 30 e 31 ottobre dalle 9 alle 22 e dall'1 novembre e dall’8 al 10 dicembre dalle 9 alle 20.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA  - Un cammino tra i capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell'arte di tutti i tempi.

LO SGUARDO E IL SILENZIO - Percorso del ritratto da Ingres a Degas a Gauguin. La storia del ritratto francese dall’inizio dell’Ottocento con Ingres e Delacroix, prosegue con capolavori di Courbet, Manet, Degas, Renoir tra gli altri. Fino a toccare quel punto di vero fuoco nel colore tra Van Gogh in Provenza e Gauguin a Tahiti.

FIGURE SOTTO IL CIELO - Da Millet a Renoir. Una sezione tutta dedicata all’indagine della figura umana nello spazio, sia esso il luminoso giardino di Monet o un prato in primavera dipinto da Renoir. Le spiagge di Normandia dipinte da Boudin o i boschi di Corot e Courbet. Una lunga passeggiata che si concluderà al riparo dei cipressi di Van Gogh.

LA POSA DELLE COSE - Da Manet a Cézanne. La natura morta come celebrazione intima della vita nella quotidianità delle cose. Allegoria della fugacità del tempo in Fantin-Latour ed evocazione di esistenze in Manet, la natura morta diventa vitale fioritura in Van Gogh e simbolo assoluto della realtà nei capolavori di Cézanne.

UN NUOVO DESIDERIO DI NATURA - Da Corot a Van Gogh. Quello che Monet e gli altri suoi compagni di strada vogliono dire – pensando al topos del paesaggio impressionista – è una quintessenza di profumi, di ceneri, di silenzi, di fioriture. L’adagiarsi delle luci sull’erba, e poi l’ombra che coglie, mutandolo, il colore prima che venga sera.

L'IMPRESSIONISMO IN PERICOLO - Monet e la crisi del plein-air. Una sezione dedicata alla straordinaria avventura di Monet, animatore di una delle più importanti rivoluzioni della storia dell’arte eppure protagonista di un linguaggio poetico assolutamente unico. Un succedersi di capolavori nati en plein air, in Normandia o lungo la Senna, e poi completati in atelier, dove il dipingere diventa inedita visione della natura. In un processo di studio che aprirà la strada all’idea della “serie”.

COME CAMBIA UN MONDO - Gli anni estremi di Monet e Cézanne Chiudono la mostra le opere ultime di Cézanne e Monet, superbe testimonianze di un pensiero che trascende lo specifico dell’arte per aprirsi al significato più pieno della vita. Da un lato Monet che, specchiata nello stagno di Giverny, scopre la profondità della visione interiore e dall’altro Cézanne, giunto nei suoi anni estremi a quell’unione silenziosa e divina tra la forma e l’essere. 

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