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Cronaca San Giuseppe / Via Castellana

Spaccio di hashish: denunciati due pusher, in cella il "fornitore"

Controllo della polizia sabato scorso nella zona dello stadio di Monigo: nei guai un trevigiano di 28 anni ed un 29enne di origini marocchine. In Questura hanno indicato agli investigatori l'abitazione di un nordafricano che è stato arrestato

Tre etti e mezzo di hashish sequestrati, due pusher denunciati e il loro "fornitore" arrestato e ora rinchiuso in una cella del carcere di Santa Bona. Questo, in sintesi, il bilancio di una brillante operazione antidroga condotta sabato scorso dagli agenti delle volanti della Questura di Treviso. Sabato mattina, poco dopo le 8.30, a finire nella rete dei controlli della polizia sono stati un trevigiano di 28 anni, E.M., e un 29enne di origini marocchine, W.J.: i due, dopo aver tentato di dileguarsi per sfuggire ai poliziotti, sono stato pizzicati nella zona dello stadio Monigo in possesso di un piccolo panetto di hashish. Perquisendo la loro abitazione gli agenti, coordinati dal dirigente, Marco Masia, e in collaborazione degli agenti della squadra mobile di Treviso, hanno sequestrato alcuni panetti, per un totale di circa due etti e mezzo di "fumo" recuperato e tolto dal mercato.

Il 28enne ed il 29enne, interrogati in Questura, hanno indicato agli investigatori chi fosse lo spacciatore che li aveva riforniti, un marocchino di 30 anni, residente in via Castellana a Treviso. La vendita della sostanza era avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Treviso. Gli agenti, con l'ausilio del cane antidroga della polizia locale, Trixie, sono riusciti a trovare nell'abitazione dello straniero, A.J., con vari precedenti penali alle spalle, un etto di hashish oltre a duemila euro in contanti (droga e soldi erano nascosti in un armadio e all'interno di uno scatolone). Per il magrebino si sono aperte le porte del carcere di Santa Bona.

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