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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Attacchi via web, 22 aziende trevigiane collassate ma la polizia postale rischia di sparire

A breve saranno prossimamente soppresse le sezioni di Belluno, Treviso, Vicenza e Rovigo. Il sindacato di polizia Sap lancia l'allarme: lunedì incontro con il presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza

TREVISO A seguito ed in attuazione della “Legge Madia” finalizzata ad una razionalizzazione degli Uffici di Polizia sul territorio nazionale, saranno prossimamente soppresse le Sezioni Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Belluno, Treviso, Vicenza e Rovigo. In tale ottica il sindacato di polizia Sap ha richiesto un incontro con il presidente delle Camere di Commercio di Treviso e Belluno, Mario Pozzo, per presentare le pericolose criticità di tale scelta politica e di chiedere un fattivo interessamento di questa Istituzione  molto sensibile ai problemi della  sicurezza in particolare quella informatica del web. L'icontro è avvenuto lunedì.

IL COMUNICATO DEL SAP Il dott Pozza ha ascoltato con attenzione  le motivazione  che portano questa Organizzzione Sindacale ad opporsi in maniera ferma e decisa a tale decisione governativa che non tiene conto né della reale funzionalità della Polizia Postale  ramificata sul territorio né della pretestuosa ed illogica  razionalizzazione di spesa. Lo stesso presidente ha condiviso le preoccupazioni della nostra  esposizione   e si è reso disponibile a rappresentare quanto illustrato nelle opportune sedi istituzionali. È infatti di cognizione condivisa che la sicurezza informatica e telematica, attesa la crescita esponenziale dei reati negli ultimi anni, non ultimo quello della difesa dei minori che approcciano alla Rete Internet, è percepita dai cittadini come una priorità che lo Stato deve garantire adeguatamente. Inoltre, alla luce dell’ondata di terrorismo che sta investendo l’Europa tutta, appare quanto meno poco comprensibile decidere la chiusura delle Sezioni di Polizia Postale e delle Comunicazioni, in considerazione del fatto che sempre più frequentemente i contatti tra gli appartenenti alle organizzazioni criminali avvengono tramite il web. La chiusura delle Sezioni di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Treviso e di Belluno nella fattispecie avrà certamente ricadute negative per la tutela delle attività imprenditoriali che verranno private di riferimenti territoriali e degli Uffici specializzati.

Nella sola Marca Trevigiana, per esempio, il fatturato delle prime 500 aziende, 31,7 miliardi, con un trend in crescita del +8,3% sull’anno precedente, - fonte Prefettura - comporta dei rischi impressionanti per le frodi perpetrate a mezzo internet. Solo negli ultimi 18 mesi, 22 aziende trevigiane sono collassate vedendo il lavoro gestionale letteralmente volatilizzarsi a causa delle azioni distruttive criminali. Nonostante un organico ridotto, le Sezioni Polizia Postale e delle Comunicazioni di Treviso e Belluno sono un’eccellenza nel campo della lotta al cyber crime e, per alcuni aspetti si possono considerare pioneristiche nelle tecniche di investigazione adottate nel corso delle nuove emergenze. Perdere questa risorsa non gioverebbe a nessuno ma nuocerebbe a tutti i cittadini residenti nel territorio proprio a causa della grave perdita di così alte professionalità. Volendo esplicitare ulteriormente l’attività della Sezione Postale di Treviso, si riportano di seguito alcuni dati riferiti al primo trimestre:

Oltre 20 pattuglie automontate effettuate;

Oltre 80 uffici PT sottoposti a vigilanza;

n. 05 soggetti denunciati per frodi commesse in danno di Poste Italiane;

n. 09 indagini avviate in materia di pedopornografia online e due persone denunciate;

n. 12 indagini avviate per fatti concernenti diffamazioni e nove persone denunciate;

n. 03 indagini avviate per fatti delittuosi in materia di telefonia;

n. 20 indagini avviate in materia di attacchi informatici alle aziende, furti di identità digitale, phishing;

n. 25 indagini avviate in materia di illecita utilizzazione di codici relativi a titoli di credito/bancari;

n. 50 casi trattati in materia di truffe online;

n. 30 indagini trattate per delitti non di specifica competenza;

Oltre 100 persone controllate nell’ambito del riciclaggio.

La Sezione di Polizia Postale di Treviso in chiusura ha all’attivo nel solo 2016 una media per ognuna di oltre 600 singole attività d’indagine inerenti reati informatici o telematici e circa oltre 100 persone denunciate. Infine, si sottolinea un aspetto saliente che attiene i paventati risparmi connessi alla chiusura delle  Sezioni di Polizia Postale, segnalando che tutte le sedi sono messe a disposizione, a titolo di convenzione, con spese a totale carico dalla Società Poste Italiane. È quindi evidente che la chiusura dei presidi in locazione gratuita non è utile ai fini di una reale ed effettiva spending rewiew, ma che, per contro e di certo, si sottrarranno risorse umane e professionali in danno dei cittadini ed utenti che non troveranno uno sportello di riferimento nel territorio trevigiano e bellunese.

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