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Treviso cerca di salvare le Università: ecco l'aiuto a De Poli

L'obiettivo della Giunta Comunale di Treviso è quello di rinnovare i corsi patavini, mantenendo stabili quelli veneziani di Ca' Foscari e dello IUAV

TREVISO - Treviso e le università. Un binomio ormai sempre più difficile a causa della crisi economica che attanaglia il Paese da diversi anni e che ha portato Fondazione Cassamarca, "sponsor" di Ca' Foscari e UniPd, a diminuire drasticamente i fondi a loro disposizione negli ultimi tempi.

Proprio i dividendi della Fondazione a disposizione del presidente Dino de Poli sono la causa scatenante della querelle sulla presenza o meno dei corsi universitari in centro città. Ormai alle strette, per via dei conti in rosso, Fondazione Cassamarca sta da tempo cercando di vendere diversi immobili di sua proprietà per rientrare di liquidità: da un lato per ripianare i bilanci, dall'altro per cercare di tamponare le questioni economico-legali con Ca' Foscari e l'Università degli Studi di Padova. L'ultimo pezzo in vendita del "risiko immobiliare" organizzato da De Poli è addirittura il Teatro Comunale di Treviso, ormai troppo costoso per delle casse sempre più vuote. Ecco allora che entra in campo la Giunta Comunale di Treviso, con in primis il Sindaco Giovanni Manildo, che propone un nuovo progetto per il rilancio universitario e non solo.

La proposta che arriva da Ca' Sugana ha l'obiettivo di riportare al centro delle questioni cittadine l'ambito universitario, scongiurando inoltre una vendita a terzi del Teatro Comunale. Il progetto proposto sarebbe quello di mantenere e incentivare i corsi veneziani a Treviso, quindi sia Ca' Foscari che Iuav (che nelle idee della Giunta sarebbe trasferito a Villa Margherita, ora disabitata), mentre sarebbe da rivedere l'offerta formativa proposta dall'Università degli Studi di Padova per la sua sede di Giurisprudenza, sempre più un doppione della sede patavania. Il Sindaco Manildo infatti, da buon avvocato, ritiene che non sia più possibile mantenere in essere a Treviso un corso magistrale di Giurisprudenza che sia identico a quello offerto nella sede di Padova; l'obiettivo è quindi quello di rinnovare l'offerta didattica rendendola ben diversa, magari sotto un profilo maggiormente economico (come richiedeva Fondazione in passato) e con un progetto che miri alla valorizzazione anche del territorio locale, come già è in sviluppo nel Campus di Ca' Foscari.

Ca' Sugana quindi apre definitivamente le porte per un intervento a tutto tondo nella politica culturale trevigiana, da un lato tendendo una mano agli atenei veneziani e padovani, dall'altra dando uno spiraglio di diretto intervento nei confronti del Teatro Comunale a Dino de Poli. Sperando che la querelle sui corsi universitari a Treviso possa finalmente vedere la fine del tunnel.

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