TREVISO Il comitato “Treviso più Pulita”, sempre attento al bene dei cittadini e per una Treviso più pulita, bella e vivibile, denuncia i parcheggi selvaggi delle biciclette. Sempre più spesso infatti si vedono in giro per il territorio comunale divieti di tutti i generi: dallo sputare per terra, alle deiezioni dei cani, dal divieto di sosta al divieto di incatenare le biciclette ai paletti.

"Ma tutti questi divieti a che servono se poi gli stessi tutori della legge non li rispettano?" Si chiedono i membri del comitato trevigiano. Basti pensare alle transenne davanti alla stazione dei treni dove fanno bella mostra i  cartelli  di un bel giallo vivo con l’ordinanza scritta: “VIETATO incatenare biciclette, ciclomotori e motocicli”. Oltretutto questo modo di parcheggiare è pure pericoloso per i passanti ed i non vedenti in quanto accanto alle transenne scorre per terra la traccia segnaletica per i ciechi.

Basterebbe una sola bicicletta messa male, di traverso, con una ruota sporgente per far inciampare un non vedente. In quel caso a chi sarebbe imputabile la colpa? Alla polizia municipale? Al comune? "Inutile fare dei regolamenti se la stessa polizia municipale, pur comprendendo la mole di lavoro che devono affrontare giornalmente è la prima a non rispettarli e la gente si sente presa in giro ed autorizzata a non rispettarli" dichiara il comitato. "Perché il comune non manda qualche operaio con la trancia per rompere le catene ed un furgoncino per caricar le bici e portarle nel deposito municipale? In questa maniera l’amministrazione recupererebbe anche parecchi soldi dalle multe". Treviso più Pulita suggerisce all’amministrazione di rinunciare a qualche parcheggio macchina a lato dell’uscita della stazione e mettere dei portabiciclette, ma la proposta sembra già destinata a sollevare molte discussioni.