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Cronaca

Arrestato rapinatore gentiluomo: regalava denaro ai senza tetto

In cella un pluripregiudicato 52enne, Salvatore Mercaldi: è l'autore del colpo alla Carige di Treviso nel giugno scorso. Dopo aver scontato oltre 30 anni di carcere era diventato un clochard: "Non ce la faccio più torno a fare rapine"

TREVISO La squadra mobile di Treviso ha catturato nei giorni scorsi l'autore della rapina del giugno scorso presso la banca Carige di via Martiri della Libertà, a pochi passi dalla Loggia dei Cavalieri, nel centro storico di Treviso. Si tratta di un pluripregiudicato di 52 anni, originario del foggiano, Salvatore Mercaldi: l'uomo, già noto, è stato arrestato qualche giorno fa mentre si apprestava a mettere a segno un altro colpo nella Marca. In tasca aveva un'arma finta. "Sono io che cercate, ho una pistola in tasca, voi siete la squadra mobile di Treviso": queste le sue parole mentre veniva bloccato dagli agenti in borghese, in mezzo alla gente, mentre tentava di nascondersi.

Carige

LA RAPINA La rapina nel centro storico di Treviso avvenne nella mattina del 30 giugno. Il 52enne entrò nella filiale, vestito da persona distinta (così venne descritto) in cui era presente un solo cassiere: il bandito, a volto scoperto e armato di coltello, si fece consegnare una somma di 3500 e riuscì a dileguarsi. "Dammi i soldi e sblocca le porte, altrimenti ti uccide": disse al malcapitato bancario.

L'INDAGINE Per la squadra mobile, identificato nell'arco di pochi giorni l'autore del colpo (era una vecchia conoscenza, già autore di un colpo in banca a Treviso nel 2006), non è stato semplice scovare il bandito: non utilizzava il cellulare e cambiava spesso domicilio spostandosi tra le province di Treviso, Padova, Venezia e Trento. Il sospetto è infatti che il 52enne possa aver messo a segno altri colpi, con le stesse modalità.

BANDITO GENTILUOMO Un rapinatore, un duro, senza scrupoli, ma con un cuore. Dopo l'arresto Mercaldi si è aperto con gli investigatori, raccontando la sua triste parabola umana. Il 52enne, con oltre 30 anni trascorsi in cella per rapine, è stato scarcerato l'ultima volta pochi anni fa diventando un senza tetto, una vita dura in cui aveva fraternizzato che come lui erano costretti a vivere sulla strada, di espedienti. "Io non ce la faccio più, torno a fare rapine": avrebbe detto. Così ha fatto ma non ha dimenticato chi ha condiviso la fase più buia della sua esistenza: l'uomo ha riferito di aver donato parte del denaro, "guadagnato" con la rapina alla Carige, ai senza-tetto. Il piano era quello di fare quattro rapine al mese, per sistemarsi e vivere una vita dignitosa. Non aveva fatto i conti con la polizia trevigiana che con pazienza ha mandato a monte il suo piano.

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