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Cronaca Centro / Via Angelo Zorzetto

"Eroina dei poveri" spacciata in centro a Treviso, pusher beccato dalla polizia

Un senegalese di 25 anni è stato fermato con 60 pastiglie di Rivotril e altri farmaci che se assunti danno gli stessi effetti delle sostanze stupefacenti. L'operazione sabato scorso in via Zorzetto

Sabato scorso, poco dopo le 12, gli agenti delle volanti, mentre stavano transitando in centro a Treviso, hanno notato tre ragazzi che, nascosti dietro una colonna in via Zorzetto, stavano parlando tra loro in maniera sospetta, provando ad allontanarsi dopo aver notato i poliziotti in arrivo. Uno dei tre giovani presenti si è rivelato particolarmente riluttante al controllo, proferendo frasi denigratorie nei confronti degli agenti e rifiutando categoricamente di essere sottoposto al controllo di polizia.

Con notevoli difficoltà i poliziotti sono riusciti a calmarlo per essere accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti; a seguito di controllo personale sono state rinvenute, ben occultate all’interno dei pantaloni, 60 pastiglie di Rivotril ed ulteriori medicinali non identificati. A seguito di ulteriori verifiche sul medicinale rinvenuto, si è accertato che il principio attivo, il Clonazepam, è inserito nelle tabelle ministeriali dei medicinali aventi effetti stupefacenti e che, in quanto tali, possono essere detenuti esclusivamente nel rispetto delle procedure previste dalla legge. Il Rivotril, infatti, se assunto in determinate modalità, provoca degli effetti stupefacenti del tutto simili all’eroina.

Per questo motivo, il ragazzo, S.S., senegalese di 25 anni, è stato denunciato per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed oltraggio a pubblico ufficiale.

«Io continuo a ribadirlo -ha commentato il consigliere comunale trevigiano Davide Visentin- la droga non ci deve essere nelle strade della nostra città! I giovani non devono incappare in questa schifezza mortale o comunque deleteria a lungo andare. Istituzioni, associazioni e scuole devono impegnarsi attivamente affinchè ciò non accada, mettendo in atto una forte campagna di prevenzione. Si nota anche che gli spacciatori sono nella quasi totalità dei casi stranieri, molte volte addirittura cosiddetti "richiedenti asilo", che finiscono nelle mani della criminalità organizzata. Questo è colpa di chi ha favorito questa invasione negli scorsi anni. Complimenti agli agenti che sono riusciti a fermare questo spacciatore. Si alla vita, no alla droga!».

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