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Cronaca Cornuda

Un anno fa la scomparsa di Sofiya Melnik, il giallo delle chat su Facebook

La bella 46enne ucraina venne poi ritrovata morta sul Grappa nel giorno della Vigili di Natale. Poche settimane dopo la sparizione il compagno Pascal si tolse la vita

Il pubblico ministero che indaga sulla morte di Sofiya Melnik, la 46enne ucraina trovata morta alle pendici del Monte Grappa la viglia di Natale dello scorso anno, è in attesa dell'esito della rogatoria presentata alle autorità statunitensi per l'accesso ai server che consentiranno di esaminare con attenzione i profili Facebook di Sofiya, quello di Pascal Albanese e una serie di indirizzi mail. Dentro potrebbero esserci informazioni utili per confermare la pista più calda tra quelle seguite dagli inquirenti, ovvero l'omicidio della donna a cui sarebbe seguito il suicidio del convivente Pascal Albenese. O forse per segnare una svolta inattesa.

La richiesta è stata fatta alcune mesi fa. Dopo aver atteso che la pratica venisse esaminata dalle autorità americane ora si tratta di attendere la risposta dei provider a cui è stata trasmessa la richiesta della Procura di Treviso. Sofiya Melnik, che abitava a Cornuda insieme al 50enne Pascal Albanese, scomparve senza lasciare traccia un anno fa, il 15 novembre del 2017. Il suo corpo venne ritrovato nel giorno della Vigilia di Natale da un cacciatore ai piedi di un burrone, all'altezza di uno dei tornanti della strada che da Bosco porta verso Cima Grappa. L'autopsia rivelò che la donna era stata selvaggiamente picchiata, adombrando l'ipotesi che fosse stata scaraventata nel burrone quando era ancora viva.

Pascal Albanese venne trovato impiccato 12 giorni dopo la scomparsa di Sofiya. Il loro era un legame molto particolare in cui l'uomo era a conoscenza, e forse complice, del giro di amanti e relazioni parallele che la donna intratteneva con numerosi uomini, tutti più anziani di lei e facoltosi.

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