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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Piloti nei guai per truffa: indagini anche in provincia di Treviso

La guardia di finanza ha denunciato 36 piloti in Italia e sta svolgendo indagini su un altro centinaio. L'ipotesi è che, pur percependo l'indennità di disoccupazione, abbiano volato per compagnie straniere

TREVISO Pur essendo in cassa integrazione, lavoravano per compagnie straniere guadagnando così, oltre all’indennità di disoccupazione, anche uno stipendio. Sono 36 i piloti italiani che sono stati denunciati e almeno un altro centinaio quelli su cui la guardia di finanza sta indagando insieme alle Procure nelle città di Milano, Brescia, Palermo, Treviso, Tempio Pausania e Sassari.

Sono un migliaio, nel complesso, i piloti finiti nel mirino delle indagini, la maggior parte dei quali sarebbe riuscita a chiarire la propria posizione. Per un centinaio di loro, invece, sono in corso controlli insieme all’Inps finalizzati all’incrocio dei dati. L’ipotesi è che questi piloti possano aver omesso di comunicare all’Inps la nuova occupazione o abbiano addirittura presentato dichiarazioni false arrivando a guadagnare fino a 26mila euro al mese tra indennità di disoccupazione e stipendio.

L’inchiesta serve anche a chiarire le singole posizioni delle persone coinvolte. Alcuni, infatti, avrebbero cominciato a lavorare con compagnie straniere dopo essere stati messi in cassa integrazione, incassando così indebitamente un’indennità pari a 633mila euro. Altri, invece, solo più tardi avrebbero iniziato a volare. Una volta fatta chiarezza, le fiamme gialle passeranno a indagare su hostess e steward. Su alcune posizioni, infatti, sarebbero emerse irregolarità.
 

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