rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il festival organistico internazionale "Città di Treviso" promotore di turismo e relazioni

Manifestazione di primaria rilevanza internazionale che farà di Treviso e provincia, per un paio di settimane, l’incrocio europeo tra i giovani talenti e le acclamate esperienze dei direttori artistici

TREVISO Se negli anni scorsi poteva sembrare una realtà “di nicchia”, i numeri del  turismo organistico a Treviso, avviato già da una ventina d’anni grazie all’infaticabile impegno del Comitato Promotore del Festival Organistico “Città di Treviso e della Marca Trevigiana” si sono fatti negli ultimi mesi davvero ragguardevoli. In questi giorni sta visitando gli organi storici della città e della provincia un gruppo di circa 40 – tra studenti, musicisti, organari e appassionati - che fanno capo al prof. Bruce Stevens dell’Università di Richmond, direttore dello HOST (Historic Organ Study Tours) venuti per la prima volta in Italia grazie alle relazioni internazionali del direttore artistico del Festival, Roberto Antonello (che li accompagna), e che hanno visitato, prima di Treviso, alcuni organi veneziani e che continueranno il loro tour anche visitandone alcuni in Cadore, ma che hanno voluto dedicare alla città di Treviso e alla sua provincia ben quattro giornate, conoscendo l’alto valore e il perfetto funzionamento di molti strumenti trevigiani, soprattutto settecenteschi.

Il loro arrivo in città succede a quello di grandi gruppi di docenti e studenti dell’University of Notre Dame di South Bend, Indiana, considerata uno dei College più prestigiosi e selettivi degli Stati Uniti, e dei musicisti della Oxford and District Organists' Association (ODOA), che hanno soggiornato per sei giorni a Treviso, sempre coordinati e guidati dai membri del Comitato Promotore del Festival, nonché a gruppi più piccoli di appassionati provenienti da tutta Europa e dall’Asia, attratti dalla possibilità di ammirare e di provare gli organi storici della città che  vanta la più alta concentrazione europea di organi storici perfettamente restaurati.

TURISMO ORGANISTICO A TREVISO 6-2

La rilevanza del fenomeno è stata apprezzata anche dagli Amministratori della Città, che in virtù dei suoi organi storici e del suo Festival è uno dei soci fondatori dell’ECHO (sodalizio europeo delle città degli organi storici, in seno al quale rappresenta l’Italia), tanto che durante la visita all’organo in stile rinascimentale di Santa Caterina il gruppo è stato raggiunto e salutato dal vicesindaco Roberto Grigoletto, che si è congratulato con Roberto Antonello (accanto a lui nelle foto allegate) e con il Comitato Promotore del Festival che ha saputo dare rilevanza anche a questo aspetto della sua attività di promozione della cultura organistica, trasformandosi in una sorta di tour operator culturale per l’intera Marca. Due giornate della quattro giornate a Treviso del gruppo di americani (che in realtà annovera anche alcuni australiani e neozelandesi) è, infatti, dedicato agli organi di Montebelluna, Salgareda, Quinto di Treviso, Santa Lucia di Piave e Conegliano. Gli stessi organi dove, nella prossima primavera, si svolgerà il Grand Prix Echo, il “concorso dei concorsi” per gli organisti internazionali.

Manifestazione di primaria rilevanza internazionale che farà di Treviso e provincia, per un paio di settimane, l’incrocio europeo tra i giovani talenti e le acclamate esperienze dei direttori artistici, con una densità di concerti e manifestazioni collaterali che renderanno la città e la provincia il cuore pulsante della cultura organistica internazionale. Ma, prima, torneranno nuovamente a suonare molti organi della Marca, con la 29ma edizione del  Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana” che inizierà il 29 settembre 2017.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il festival organistico internazionale "Città di Treviso" promotore di turismo e relazioni

TrevisoToday è in caricamento