Finte vaccinazioni, tre famiglie e il Codacons si costituiscono parte civile
L'assistente sanitaria Emanuela Petrillo deve rispondere dei reati di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità ideologica in certificati. L'udienza di oggi, martedì, è stata rinviata al 15 ottobre
Si è aperto stamani, martedì, davanti al Tribunale di Udine in composizione collegiale ma è stato subito rinviato il processo a carico di Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria trevigiana sospettata di aver solo finto di somministrare le vaccinazioni a quasi 8 mila pazienti, di cui la maggior parte bambini, tra il 2009 e il 2016, prima durante il suo servizio per le aziende sanitarie del Medio Friuli a Codroipo, poi a San Daniele e Udine e infine per la Usl 2 di Treviso. La Petrillo deve rispondere dei reati di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità ideologica in certificati. L'udienza odierna sarebbe dovuta servire per la chiamata per l'ammissione delle prove e le costituzioni di parte civile ma è stata tenuta da un collegio non titolare e per questo rinviata al 15 ottobre.
In aula hanno chiesto di costituirsi parte civile anche il Codacons del Friuli e altre tre famiglie oltre a quelle già presentatesi in udienza preliminare. In quella sede si erano già costituite anche le aziende sanitarie di riferimento: l'Aas 3 Alto Friuli, l'Asuiud e l'Usl 2 di Treviso. Il Codacons del Friuli ha già preannunciato che presenterà istanza di citazione come responsabili civili nei confronti delle aziende sanitarie di Udine, San Daniele e Codroipo.