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Cronaca Silea

Accecato dalla gelosia perseguita la moglie: in manette per stalking

L'uomo non ha rispettato il divieto del giudice di non avvicinarsi alla consorte e per questo i militari lo hanno condotto in carcere

SILEA - Dramma familiare a Silea finisce in un inevitabile arresto. Si tratta di A.B., elettricista 50enne di Scandolara che è finito con le manette ai polsi per stalking nei confronti della moglie e per questo è stato poi condotto nel carcere di Santa Bona a Treviso.

L'uomo doveva rispettare un ordine del giudice che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla consorte, come l'abitazione privata o il domicilio lavorativo, a causa di un brutto episodio avvenuto lo scorso febbraio a Scandolara, presso la casa familiare. In quell'occasione infatti A.B. si era barricato in casa minacciando di uccidere sia la moglie che il figlio a causa di una fortissima gelosia che egli cova nei confronti della donna, rea di lavorare in proprio e per questo possibilitata ad innamorarsi di altri uomini. Fortunatamente in quell'episodio nessuno si era ferito e dopo aver fatto uscire i familiari da casa, l'uomo si era arreso alle forze dell'ordine dopo ore di tentativi di convincimento.

Venerdì mattina però è avvenuto l'impensabile. Il 50enne ha infatti preso il suo furgoncino e si è diretto verso Silea dove la moglie lavora come agente di commercio, pronto ad andare in escandescenze. La fortuna ha voluto però che la donna si sia accorta del suo arrivo, riuscendo tempestivamente a contattare i carabinieri di Silea che in breve tempo si sono recati sul luogo per riportare l'uomo alla tranquillità. Non è stata però un'impresa facile visto che A.B. era molto nervoso e non nen voleva sapere di allontanarsi, tanto che alla fine è stato direttamente ammanettato e condotto in carcere per aver eluso l'ordinanza del giudice.

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