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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Escavatori e rimorchi spariti dopo il crack, scatta il maxi sequestro

I mezzi erano nell'inventario dei fallimenti della Gallina Alfonso e della Gallina Scavi srl di Valdobbiadene: sarebbero stati sottratti ai creditori delle due società e trasferiti alla Ag Scavi

Oltre 100 mila euro tra escavatori, rimorchi e macchine per movimentazione terra mai inclusi nell'inventario dei fallimenti della Gallina Alfonso e della Gallina Scavi srl di Valdobbiadene sarebbero stati sottratti ai creditori delle due società e trasferiti alla Ag Scavi srls, la cui proprietà sarebbe di fatto riconducibile allo stesso titolare delle due imprese fallite. Per questo nelle settimane scorse nei confronti della Ag Scavi è scattato un maxi sequestro ma uno dei macchinari su cui dovevano essere apposti i sigilli è bruciato nel corso di un incendio scoppiato nella notte della vigilia di Pasqua, tra il 20 ed il 21 aprile. Che si sia in effetti trattato di un atto doloso, come sospetta la Procura di Treviso, lo stabiliranno ora le indagini condotte dalla fiamme gialle con cui si sta cercando di fare chiarezza sul "buco" da circa due milioni di euro provocato dal crack delle due aziende, fallite nel 2014.

I controlli delle Fiamme Gialle avrebbero scoperto che alcuni mezzi per la lavorazione e il trasporto dei materiali, per un valore di poco superiore ai 100 mila euro, risultano essere stati rottamati poco prima dei fallimenti oppure sono denunciati come  rubati. Ma in realtà le macchine erano invece in attività. La Guardia di Finanza le ha scovate in un cantiere di Valdobbiadene dove lavora la Ag Scavi, una società a responsabilità semplice i cui soci si ritiene siano solo dei prestanome di Alfonso Gallina, che al momento del sopralluogo dei finanzieri è stato infatti trovato impegnato a dirigere i lavori.

Rilevata la corrispondenza tra i numeri di matricola dei mezzi nel cantiere e quelli che sarebbero stati demoliti o di cui è stata fatta denuncia di furto sono scattati i sequestri. Posti i sigilli a sei mezzi su sette perché l'ultimo, su cui pare fosse operante una polizza incendio, è stato trovato carbonizzato la mattina di Pasqua.

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