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Cronaca Roncade

Panevin e fuochi d'artificio, per farli serve la valutazione d'incidenza ambientale

Fino ad ora la norma sembra essere stata "dimenticata" dagli enti locali. A ricordarlo loro ci ha pensato il presidente del Parco di Sile, Nicola Torresan. E scoppia la polemica

Si avvicina il periodo natalizio e con esso alcuni appuntamenti importanti per le tradizioni della Marca e, in generale, del Veneto, come quella del "panevin". Usanza sempre in auge che, però, quest'anno rischia di essere compromessa nei comuni rivieraschi del Sile.

Secondo quanto riporta La Tribuna di Treviso, infatti, lo scorso 7 ottobre i sindaci degli undici Comuni che si affacciano sul fiume hanno ricevuto una nota del presidente del Parco, Nicola Torresan, che ricordava loro norme di legge "dimenticate".

In aree protette come quella del Parco "panevin", roghi "de a vecia" e fuochi d'artificio hanno bisogno della Vinca, la valutazione di incidenza ambientale, che certifichi i loro eventuali effetti. La documentazione deve essere prodotta da un professionista e sottoposta all'ente Parco perché la valuti e autorizzi o meno le manifestazioni nel territorio di competenza. La legge ha già almeno un decennio di vita alle spalle ma nei Comuni dell'area del Sile sembra essere sconosciuta.

E, a quanto pare, gli amministratori locali vogliono continuare a disconoscerla, dal momento che le reazioni alla nota di Torresan non sono state delle migliori. I primi cittadini urlano al boicottaggio, accusando il presidente del Parco di voler penalizzare le tradizioni popolari lungo il Sile con imposizioni troppo onerose per i Comuni.

La legge - replica Torresan - è legge e vale nella Marca come nel resto d'Italia. Ma i Comuni non si arrendono e restano sul piede di guerra, in difesa delle tradizioni ma anche delle casse, già ridotte all'osso da Roma.

Qualcuno, come Roncade e Mogliano, sta già correndo ai ripari, ma la polemica non sembra destinata a spegnersi.

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