rotate-mobile
Cronaca Vedelago

Minaccia con la pistola la moglie cubana per costringerla a fare sesso

L'uomo, un 70enne di Vedelago già finito in guai giudiziari in passato, accusato di tentato omicidio per aver assalito la ex in Tribunale a Treviso con un martello il giorno della sentenza di divorzio

Avrebbe  costretto la moglie di origine cubana a fare sesso mentre guardava filmini pornografici e quando questa si rifiutava l'avrebbe  costretta mostrandole una pistola, che si era costruito da solo modificando poi i proiettili per poterli effettivamente usare, intimandole: "Voglio fare sesso". L'uomo, un 70enne di Vedelago già finito in guai giudiziari in passato, accusato di tentato omicidio per aver assalito la ex in Tribunale a Treviso con un martello il giorno della sentenza di divorzio, era così finito a processo con l'accusa di violenza sessuale, minaccia, lesioni  e detenzione illegale di armi.

Difeso dall'avvocato Guido Galletti il 70enne è stato però assolto dai primi capi di imputazione (la violenza, le lesioni  e le minacce) ed è stato condannato a 1 anno e sei mesi di reclusione per la detenzione della pistola. Secondo le accuse della donna, che lo aveva denunciato nel 2014 esasperata dai suoi comportamenti e soprattutto da quello smodato appetito sessuale per cui arrivava alle minacce con la pistola per convincerla ad avere rapporti, l'uomo l'avrebbe costretta ad un regime di vita umiliante, insultandola e trasformando ogni litigio in una occasione per prenderla a botte. Circostanze uscite ridimensionate nel corso del procedimento, tanto da far emettere al collegio dei giudici una sentenza di assoluzione. La condanna, piuttosto severa, è arrivata invece per la detenzione della pistola, un'arma che il 70enne si era costruito artigianalmente modificando poi proiettili di piccolo calibro per poterli effettivamente utilizzare.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Minaccia con la pistola la moglie cubana per costringerla a fare sesso

TrevisoToday è in caricamento